Domani inizia la decima edizione del Festival «CinemaZERO»

Massiccia la partecipazione al concorso di autori da tutto il mondo – La direzione artistica è di Guido Laino in collaborazione con Alberto Brodesco e Luigi Pepe

>
Tutto il programma si terrà al Teatro Sanbàpolis di Trento a ingresso gratuito Il Festival CinemaZERO celebra la decima edizione con un denso programma di tre giorni, dall’1 al 3 dicembre, con diversi medio e lungometraggi e ben due concorsi di cortometraggi.
Due i temi principali di questa edizione: da una parte la rivoluzione, in diverse declinazioni e con significati spesso anche in contraddizione; dall’altra i rapporti familiari, che il CinemaZERO riesce a mostrare con la forza di un’autenticità che manca al film di finzione.
Il tutto senza rinunciare alla vocazione sperimentale e di ricerca di un festival che ormai da più di dieci anni si dedica a rintracciare una realtà alternativa e autonoma rispetto a quella della produzione cinematografica industriale.
 
 Il concorso 
Dedicato a opere entro i 20’, quest’anno il concorso FCZ2017 ha visto un vero e proprio boom di partecipazioni: ben 539 le opere iscritte di autori provenienti da tutto il mondo: da Sud America e Africa, ad Australia e Giappone, passando per Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Siria, oltre alla consueta presenza dall’Iran (6 autori, uno ammesso al concorso).
Foltissima la compagine spagnola anche in questa edizione. Per quanto riguarda l'Italia, molti sono gli autori residenti a Roma, ma è in provincia soprattutto che si fa il cinemazero, con regioni come Campania, Sicilia ed Emilia Romagna in primo piano.
Appena 5 i residenti in Trentino, nessun partecipante invece dall'Alto Adige.
I 16 film selezionati raccontano in modo esemplare il mondo del cinemazero, trattando temi e linguaggi anche molto differenti fra loro.  
A questo link si possono trovare opere e autori selezionati.

 

 
 Lungometraggi 
Molto denso quest’anno il programma di lungometraggi fuori concorso, che occuperanno le ampie sessioni pomeridiane nei tre giorni di festival.
Spicca su tutti la retrospettiva di Jon Alpert, autore e reporter americano e vero e proprio pioniere del cinema autonomo e indipendente, fondatore negli anni ’70 di una delle primissime televisioni indipendenti (una sorta di progenitori delle tv di quartiere, a New York).
Titolo principe della retrospettiva di quattro film è Cuba and the Cameraman, presentato quest’anno a Venezia, che rappresenta un vero e proprio gioiello del documentario autonomo, raccontando l’evoluzione delle condizioni di vita a Cuba fra gli anni ’70 e la morte di Fidel Castro.
Il tema dei rapporti familiari è anche indagato da due opere molto intime di due autori che raccontano le turbolenze interne alle rispettive famiglie.
Must Read After My Death, di Morgan Dews, è un film di montaggio costruito su filmini di famiglia, diari e audio-registrazioni, un vero e proprio caso per la critica internazionale all’uscita nel 2007.
The Good Intentions è invece opera della giovane Beatrice Segolini, prodotto con la scuola di documentario ZeLig di Bolzano.
 
 Internet come strumento e veicolo di sperimentazione 
Uno dei focus del FCZ2017 è dedicato a internet e a YouTube. Alberto Brodesco guiderà gli spettatori alla ricerca di perle sperimentali abbandonate nell’oceano della rete, dove spesso è difficile individuarle.
Sarà inoltre proiettato Surveillance Camera Man, un incredibile progetto video-sociologico, bandito a più riprese da YouTube e presentato per la prima volta in un festival italiano con i necessari sottotitoli.
Film di montaggio prodotti da FCZ: variazioni sul tema Rivoluzione e famiglia tornano anche in tre brevi lavori di montaggio prodotti dal FCZ2017.
La rappresentazione della rivoluzione negli estratti e nei contenuti pubblicati su YouTube; il racconto e la spettacolarizzazione delle vicende familiari personali pubblicate sulla rete; una atipica riproposizione di alcune scene tratte dai capolavori di Dziga Vertov (l’autore del cinema della rivoluzione d’ottobre per eccellenza), «rimusicate» con i versi di Majakovskij: questi i tre lavori presentati.
 
 SguardoZERO 
Il Festival proporrà anche i cinque video finalisti del concorso/workshop a cui gli under 30 della regione hanno partecipato con un’idea e sono stati poi seguiti nella realizzazione di corti entro i 5’ di durata.
Il festival si terrà al teatro Sanbàpolis a ingresso gratuito. Il pubblico in sala assegnerà sia un premio del concorso principale, sia i due premi del concorso SguardoZERO.
Si invita a leggere il programma con la descrizione delle singole proposte. Seguiranno comunicati stampa specifici sulle singole giornate.
La direzione artistica è di Guido Laino (349.7256556) in collaborazione con Alberto Brodesco e Luigi Pepe.
www.festivalcinemazero.it - https://www.facebook.com/Festival-CinemaZero-369230666600379/ -  [email protected]
 
Tutto il programma si terrà al Teatro Sanbàpolis di Trento a ingresso gratuito.