Con «Soffi d'ancia» inizierà il Festival Itinerari Folk 2014

Il primo degli 11 appuntamenti ci farà scoprire il mondo delle cornamuse

Dal 4 luglio al 15 agosto 2014 il “Giardino d'Estate” del Centro Servizi Culturali S. Chiara e il cortile interno di Palazzo Thun a Trento ospiteranno la 27ª edizione del Festival «ITINERARI FOLK».
Gli undici appuntamenti in programma ci faranno scoprire quest'anno il mondo fantastico e variegato della cornamusa, aiutandoci piacevolmente a superare i numerosi stereotipi e cliché riguardanti lo strumento: pastori di Natale, elemosina, kilt scozzesi.
Il calendario della rassegna è stato illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa dal direttore del CSC, Francesco Nardelli e dal consulente artistico, Mauro Odorizzi. E’ intervenuto all’incontro con i giornalisti l’assessore alla Cultura del Comune di Trento, Andrea Robol.
 
Ai cinque concerti programmati nel Giardino S. Chiara il pubblico potrà assistere gratuitamente, mente per i sei appuntamenti in calendario a Palazzo Thun è previsto il pagamento di un biglietto del costo di 5 euro. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.00.
Mauro Odorizzi, consulente artistico del CSC per «ITINERARI FOLK», ha sintetizzato i contenuti del programma dell'edizione 2014 del Festival. «L’apertura - ha spiegato - è dedicata alla zampogna con una spettacolo prodotto in esclusiva per Itinerari folk che vedrà protagonisti due grandi interpreti dello strumento. Piero Ricci ed Emanuele Nico Berardi. Con loro un quintetto d’archi, espressione dell’Ensemble Zandonai, che eseguirà opere barocche e contemporanee che vedono protagonista la zampogna.
 
Restando in Italia, presentiamo un ensemble di pive emiliane (Pivenelsacco) che ci introduce alle caratteristiche che lo strumento ha assunto nel nord del nostro paese (baghet, musa, piva del carner, etc.), ai contesti sociali del suo utilizzo e ai repertori sia popolari che di origine colta.
Allargando lo sguardo all’Europa abbiamo scelto quattro spettacoli dedicati rispettivamente alla cornamusa scozzese o delle Highlands (la più nota al grande pubblico), a quella irlandese (Uillean pipes) a quella francese (Musette) e infine a quella spagnola dell’area galiziana (la gaita) che ci propongono artisti di grande rilievo internazionale: Breabach, la miglior band scozzese degli ultimi anni, Mick O’Brien un grande maestro dell’isola di smeraldo, il virtuosismo di Vincent Boniface, campione della musette francese anche se aostano di nascita, ed infine il fascino e la tecnica ammaliante di Cristina Pato, la galiziana che duetta con i grandi del jazz.
 
L’attenzione alla realtà locale quest’anno è rappresentata da tre spettacoli, due con protagonisti del vicino Sudtirolo, JEMM Music Project e Titlà, l’ultimo dedicato alle tradizioni dei Monti Pallidi con l’Orchestra popolare delle Dolomiti.
Si tratta di progetti molto originali, di grande rilievo culturale e spettacolare, e che presentano delle nuove produzioni discografiche.
Un capitolo a parte è l’appuntamento organizzato in collaborazione con «Il gioco degli specchi»: si tratta di un progetto italo-etiopico che vede in prima linea la scrittrice e cantante Gabriella Ghermandi.
Nata ad Addis Abeba da padre italiano e madre etiope, in questo lavoro che evoca la figura di uno dei più amati imperatori d’Etiopia, racconta con la collaborazione di quattro straordinari musicisti africani e altri italiani, le storie dei partigiani durante l’occupazione coloniale italiana.
Per concludere la rassegna, nel giorno di ferragosto, arriverà una figura particolare di cantautore italiano, Luca Bassanese, che si ispira nel suo lavoro ad un forte impegno civile e a tematiche sociali e politiche di attualità utilizzando sonorità popolari che in cui si mescolano musica da banda, marce e ritmi balcanici in un messa in scena sempre coinvolgente e colorata.»