Avvicendamento al comando regionale della Guardia di Finanza

Il Generale di Brigata Ivano Maccani assume il Comando della Guardia di Finanza del Trentino - Alto Adige


 
Ieri, alla presenza del Comandante Interregionale dell’Italia Nord Orientale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Vicanolo, si è svolta a Trento, nel piazzale del compendio di via Romagnosi, la cerimonia di avvicendamento nell’incarico di Comandante Regionale della Guardia di Finanza per il Trentino Alto Adige, tra il Generale di Brigata Marcello Ravaioli (cedente) ed il Generale di Brigata Ivano Maccani (subentrante).
Alla cerimonia hanno partecipato tutti gli Ufficiali e tutti i Comandanti di Reparto delle Province di Trento e di Bolzano, il Consiglio di Base della Rappresentanza Militare del Comando Regionale Trentino Alto Adige, oltre a numerosi finanzieri in servizio ed in congedo.
 
Il Generale Ravaioli, dopo oltre 2 anni di permanenza, lascia la città di Trento alla volta di Roma, ove assumerà l’incarico di Comandante del Centro di Reclutamento.
Nel suo discorso di commiato si è detto felicissimo di aver prestato servizio in Trentino – Alto Adige ed ha espresso un caloroso ringraziamento alla Superiore Gerarchia ed al personale dipendente per la disponibilità e la professionalità dimostrata in ogni momento.
Durante la cerimonia di avvicendamento, il Generale C.A. Giuseppe Vicanolo ha vivamente ringraziato il Generale Ravaioli per il lavoro svolto e gli apprezzabili risultati conseguiti, auspicando per l’Ufficiale il raggiungimento di sempre più alti traguardi.
Il Comandante Interregionale ha formulato, quindi, al Generale Maccani i più fervidi voti augurali per il nuovo incarico e per ogni futuro successo personale e professionale.
 
Originario di Tres, in Val di Non, veronese di adozione, il Generale di Brigata Ivano Maccani è nato l’08 marzo 1962 a Bolzano.
Ammesso a frequentare l’Accademia della Guardia di Finanza il 5 ottobre 1982, nel grado di Colonnello è stato Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna, Comandante Provinciale di Padova e Capo Ufficio Stampa presso il Comando Generale del Corpo; promosso Generale di Brigata è stato Comandante Provinciale di Roma e Capo del VI Reparto - Affari Giuridici e Legislativi - del Comando Generale del Corpo. Ha frequentato il Corso Superiore di Polizia Tributaria e l’Istituto Alti Studi per la Difesa.
Laureato con lode in Giurisprudenza presso l’Università di Modena, in Scienze Politiche presso l’Università di Padova ed in Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria presso l’Università Tor Vergata di Roma, è stato, tra l’altro, consulente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sui Fenomeni della Contraffazione e della Pirateria e «head of operation» dell’unità Fondi Strutturali dell’Ufficio Europeo lotta anti-frode (OLAF).
È iscritto nel registro dei Revisori Contabili e all’albo dei giornalisti.

 Il discorso di insediamento del generale Maccani 


 

Sono entusiasta della nuova prestigiosa destinazione che per me significa un ritorno alle origini.
Conosco il Trentino Alto Adige per la sua storia, le tradizioni ed il vivace spirito imprenditoriale.
E’ una terra sana, operosa e viva, economicamente solida ove, mi piace sottolinearlo, il senso civico e sociale della collaborazione del cittadino, l’associazionismo, il volontariato, l’efficienza delle Istituzioni e di tutti gli organismi locali, sono una concreta, esaltante e positiva realtà che dobbiamo assolutamente preservare, in piena sintonia con i nostri interlocutori istituzionali, da ogni forma di criminalità.
Apprezzare il nostro lavoro significa condividere la lotta di chi si impegna per evitare che i soldi pubblici destinati a sostenere le famiglie e l’occupazione siano sottratti ai veri poveri, per recuperare dai cittadini fiscalmente disonesti soldi da destinare alla costruzione di scuole, al pagamento delle pensioni, a sostenere il Sistema Sanitario, per impedire alla criminalità di infiltrarsi nei gangli dell’intermediazione finanziaria, dei mercati e del tessuto economico-produttivo, ecc.
Il prezzo della criminalità economico-finanziaria lo paghiamo tutti, anche le generazioni future! L’impegno contro tale criminalità deve diventare un impegno sempre più socialmente condiviso.
Don Puglisi amava dire: «se ognuno di noi fa qualcosa, allora si può fare molto».
Mi piace affermare quanto le Fiamme Gialle costituiscano un patrimonio della società e come la gente sia il patrimonio del Corpo.