«Le opere di Wilhelm Senoner esprimono l’ineffabile»
Appassionati dell’arte, amici e conoscenti dell’artista gardenese Senoner hanno festeggiato il vernissage della mostra «Il ritmo dell’essere» a Ortisei

«Le opere di Wilhelm Senoner sono Denkbilder e riescono ad esprimere ciò che è difficilmente descrivibile attraverso le singole parole», così la curatrice Elena Filippi sabato scorso inaugurando l’esposizione «Il ritmo dell’essere».
Si tratta della più ampia mostra personale di Senoner per la quantità delle opere proposte.
In questa occasione l’assessore alla cultura ladina della provincia di Bolzano Florian Mussner, ha sottolineato il valore dell’azione creativa di Wilhelm Senoner anche per la Val Gardena, in quanto «si dedica al tema fondamentale della relazione tra uomo e natura».
L’Assessore ha poi chiarito che a suo giudizio «uomo, natura e cultura formano un’unità che va vissuta come tale, come lo stesso Senoner ci mostra in modo autentico giorno per giorno».
Mussner ha raccontato inoltre che le opere di Wilhelm Senoner lo accompagnano nel tempo, in modo speciale il gruppo di figure «In dialogo».
Il titolo dell’attuale esposizione «Il ritmo dell’essere» si ispira invece a un’omonima opera del 2013.
«Questa scultura cattura un momento, quasi un’istantanea, fa vedere al tempo stesso un atto di bilanciamento nel ritmo», ha interpretato August Herbst dell’ Accademia Cusana per la Storia delle idee e dello spirito in Europa di Bernkastel-Kues la figura di Wilhelm Senoner.
«Il ritmo dell’essere non è forse la composizione di tanti ritmi dell’ente?», questa la sua domanda retorica al pubblico.
L’Accademia Cusana ha espresso l’auspicio di un fecondo dialogo anche in futuro con questo artista in grado di portare avanti temi già cari al grande umanista Nicola Cusano, genius loci di queste terre.
Oltre ad alcuni pezzi forti, già presentati in esposizioni internazionali, il pubblico potrà vedere qui anche una nuova versione de «Il bacio», di dimensioni notevoli.
«Wilhelm Senoner si è dedicato a questo tema già parecchie volte», ha ricordato la curatrice Filippi: «Il momento immediatamente prima del bacio è anche quello in cui chi lo riceve è pervaso da una trepidante attesa. Ecco che questo istante si rivela anche per colui che lo riceve un momento in cui tutto il resto della sua vita dilegua, si relativizza», così nel raffinato catalogo viene citato il teologo altoatesino Ewald Volgger, e Filippi aggiunge che possiamo intendere così l’andamento di quel ritmo stupendo del dare e del ricevere gratuitamente: l’uno senza l’altro non avrebbe quel significato stupendo che invece ha.
Qui, davvero, «forma e contenuto si condizionano a vicenda, secondo il concetto già antico di armonia che è ritmo nella sua forma più nobile.»
La curatrice Elena Filippi ha poi annunciato la pubblicazione del libro «MURFRËIT! Arte – Traccia viva», un volume fotografico con citazioni da vari testi ed impressioni che ricordano l’installazione di cinque opere di Wilhelm Senoner sotto il Passo Gardena nel 2016.
In chiusura ha menzionato l’esposizione dell’«Uomo con scudo / aquilone» nel prestigioso contesto della Kaiservilla di Bad Ischl (18.08–17.09.2018) quale esito ulteriore delle celebrazioni della fine della Grande Guerra sul Monte Pasubio, alle quali Wilhelm Senoner ha contribuito con una mostra nello storico Palazzo Fogazzaro di Schio, come socio onorario della «Fondazione VIA ASBURGO».
La mostra «Il ritmo dell’essere» è aperta fino al 20 ottobre da lunedì a sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.