La situazione politica in Italia sembra costruita da Kafka

Il governo non cade semplicemente perché non è ancora stata approvata la nuova legge elettorale

Che questo governo sia appeso per un filo, lo vediamo tutti. Come faccia a reggere è presto detto: finché non c’è una nuova legge elettorale non si potrà andare ad elezioni anticipate.
Il trucchetto infatti è stato quello di mettere subito in cantiere la legge elettorale, ma insieme ad alcune importanti riforme. Il tutto è in fase di studio nelle Commissioni appropriate, ma ci vorrà tempo, almeno i 18 mesi indicati da Letta su suggerimento del Presidente Napolitano.
Se non fosse per questo, si sarebbe già in campagna elettorale. Con questa legge infatti si tornerebbe ad avere un Paese ingovernabile con Camera e Senato strutturate in maniera diversa.
 
Quello che ne esce da questo status di convivenza obbligata, però, è un quadro decisamente poco edificante.
La sentenza della Cassazione che condanna definitivamente Berlusconi ha dato il via ai cori dei replicanti che continuano a ripetere le stesse cose. A volte offensive, a volte patetiche. Sempre inutili.
I vertici dei partiti continuano ad accusarsi tra loro di pronunciare frasi irresponsabili, dove l’irresponsabilità porterebbe alla inevitabile caduta di un governo che non può cadere.
Il PD, per la verità, oltre ai replicanti ha anche Bersani che invoca le elezioni anticipate per davvero. Dopo aver vinto le elezioni e perso l’incarico di formare un governo, ovviamente ha il comprensibile interesse di rimescolare le carte.
 
Un eventuale voto anticipato (anche dimenticando l’ostacolo della legge elettorale) porterebbe il Paese a scegliere solo tra Berlusconi e Renzi. Probabilmente vincerebbe quest’ultimo (se il suo partito glielo consentisse), ma il dualismo così come lo vediamo in questo momento porta a escludere o quantomeno a ridurre gli spazi agli altri partiti.
E invece vediamo il Movimento 5 stelle, la Lega, la destra non PDL e SEL che per assurdo vorrebbero tornare al voto. Perché? Ma per la semplice ragione che non sono al potere.
Insomma, la nostra opinione è che questo governo arrivi alla prossima primavera, a legge elettorale approvata. Nel frattempo si smorzerà la portante emotiva che vorrebbe Berlusconi vincente e si concluderà la fase di stress generazionale che sta attraversando il PD.
 
Insomma, stiamo assistendo al diffondersi di meccanismi che richiamano la formula dell’«allegorismo vuoto» intuito da Kafka per descrivere l’assurdo dell’esistenza che vuole averla vinta anche nei momenti di smarrimento e di angoscia totale.
 
GdM