«Aspettando le stelle al Parco Langer»

La rassegna torna a Trento i martedì d'agosto. Scopo: ristorarsi e per riscoprire il piacere di sedersi insieme a nuove persone e conoscere le loro storie

Anche quest’anno torna durante i martedì di agosto la rassegna di eventi «Aspettando le stelle al Parco Langer».
L’appuntamento è a partire dalle ore 18 e la serata si compone di due momenti diversi intervallati da un pic-nic condiviso, per ristorarsi e per riscoprire il piacere di sedersi insieme a nuove persone e conoscere le loro storie.
Tra le principali novità di quest’anno c’è proprio questo desiderio di tornare allo spirito originario di questa manifestazione: verranno proposte quindi alcune attività preparate con originalità dalle nostre associazioni, verranno messi in scena alcuni spettacoli e ci sarà sicuramente un piccolo concerto ma, all’interno delle serate ci saranno innumerevoli momenti in cui il singolo partecipante potrà sentirsi libero di condividere con gli altri la sua proposta, che sia di gioco, di canto o altro.
 
Non solo, quest’anno vogliamo adoperarci perché anche il momento della cena torni ad essere un momento di incontro e di condivisione: il parco diventerà dunque lo spazio dove stendere dei plaid e condividere le proprie prelibatezze con gli altri, scoprendo così diverse culture e tornando a trovare il piacere del dare e del ricevere.
Trovandoci in un’area verde, organizzando un evento che vuole costruire ponti tra diverse generazioni, culture e storie personali, essendo ospiti di «Alexander Langer» - da cui il parco prende il nome - non poteva non calzare a pennello una delle sue frasi come motto di quest’evento: «lentius, profundius et suavius» (più lentamente, più profondamente e più dolcemente, più soavemente) sono le parole che meglio rappresentano lo spirito della nostra iniziativa, in cui cercheremo di rovesciare nel nostro piccolo quel concetto della società di oggi secondo cui deve vincere sempre il «citius, altius et fortius», il più veloce, il più alto, il più roboante; proveremo con passione e dedizione a costruire ponti, creare legami, costruire comunità, qualità con cui, per citare Langer, «forse non si vincono battaglie frontali, ma si ha il fiato più lungo».