«Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis»

Un testo contro la sopraffazione. Al forte austroungarico di Tenna, sabato 17 agosto, ore 20.30 – Monologo di Pino Loperfido con Mario Cagol

Il 3 febbraio 1998 un aereo Prowler della base militare U.S.A. di Aviano (Pordenone) trancia di netto i cavi della funivia del Cermis, in Trentino; una cabina precipita nel vuoto causando la morte di tutte le venti persone che vi erano a bordo.
In questo monologo il racconto è affidato a un protagonista, il manovratore del vagoncino che saliva verso la stazione intermedia, che restò appeso nel vuoto per un tempo indefinito, prima che un elicottero riuscisse a portarlo a terra.

Il Cermis è ormai sinonimo di strage, ma è anche il paradigma della tenace volontà della gente di Cavalese di non restare schiacciata sotto un vagoncino, giallo o rosso che sia, né di essere appesa a quel filo tranciato un pomeriggio d’inverno da chi giocava a fare la guerra come davanti a un videogame.

Principali riconoscimenti: Premio Chianciano di Letteratura e Televisione 2001, Premio Bolzano Teatro 2001, Targa Speciale Il Molinello 2002, Concorso Autori Co.F.As 2000. Il progetto per l’attore Mario Cagol:

«L’opportunità di rendere omaggio, di continuare a ricordare, mantenere vivo questo terribile atto di ingiustizia, non dimenticare e se possibile raccontare ancora. Questo è ciò che voglio trasmettere attraverso la mia voce e la mia anima, sul palco…»
Info: tel. 3282160471 - [email protected].