Buon Natale con le orchidee – Di Davide Brugna

Non è tipicamente natalizia, ma è una pianta che si regala e che si riceve in regalo

Grammatophyllum speciosum.

Siamo oramai a Natale, tutto quello che dobbiamo sapere sulle piante che vanno per la maggiore in questo periodo come la Stella di Natale e l'Helleborus lo sappiamo, quindi ho deciso che possiamo far due chiacchiere sulle orchidee, non solo riguardo alle cure e alla loro manutenzione ma soprattutto sulla storia e sulle curiosità riguardanti questa vastissima famiglia.
Nel vecchio continente, le orchidee sono arrivate più di duecento anni fa, la loro bellezza ha subito entusiasmato gli animi e la richiesta tra la gente benestante di possedere un esemplare in casa è stata subito forte.
 
Ci sono state spedizioni capeggiate da fior di botanici in giro per tutto il mondo alla ricerca di queste piante, tenendo chiaramente segreti i luoghi di raccolta; chiaramente il viaggio lungo e massacrante riportava a noi poche piante, per cui i prezzi degli esemplari superstiti era da capogiro.
In tutta Europa scoppio l'orchidea mania, i più facoltosi costruirono serre gigantesche adibite alla coltivazione di queste piante, pensate, la più grande copriva una superficie di 4.000 metri quadri e fu eretta dal duca del Devonshire William Spencer Cavendish.
 
Insomma, tutti impazzirono per le orchidee, partirono spedizioni finanziate da privati e dalle più facoltose ditte floricole per scovare le più uniche e rare varietà di orchidee; pensate che è stata battuta all'asta un esemplare di provenienza colombiana per ben un milione di euro odierno.
Come abbiamo detto, famiglia enorme, ad oggi le specie conosciute sono circa 28.000, e chissà quante altre devono essere ancora scoperte, abbiamo un'eterogeneità di forme e dimensioni da perderci la testa.
 

Phalaenopsis.
 
La classica orchidea, che addirittura vendono i supermercati, è la Phalaenopsis, ma non fermiamoci qua, ci sono varietà grandi solo pochi centimetri come la Lepanthes monteverdensis fiore compreso e l'enorme Grammatophyllum speciosum di provenienza asiatica dal peso di addirittura due tonnellate, l'occhio inesperto la potrà scambiare tranquillamente per una palma.
Pensate che pure la vaniglia che utilizziamo in cucina deriva da un'orchidea, questa ha l'aspetto di una liana e può arrivare anche ai 40 metri di lunghezza.
Come avete ormai capito ce ne sono veramente per tutti i gusti e fermarci all'orchidea che si trova quando facciamo la spesa è riduttivo e offensivo nei riguardi di Madre Natura.
 
Altra soddisfazione ce la danno per quanto riguarda i colori e le sfumature, immaginate di avere a disposizione tutta la tavolozza dei colori e di poterli mescolare assieme e creare colori e sfumature uniche, ecco, è quello che accade nel mondo delle orchidee, ci sono varietà marroni con degli splendidi puntini gialli che sembrano disegnati a mano, piante dal fiore verde chiaro con il cuore nero più del carbone e via così con colori unici…
Inoltre, non tutti sapranno che due terzi delle orchidee profumano.
Queste piante, come potete capire, sono un mondo meraviglioso che possiamo trovare a qualsiasi latitudine e altitudine, pensate che in Italia abbiamo ben 200 specie, soltanto che nessuno lo sa…
 
Alcune persone che frequentano il mio vivaio mi dicono che non riescono a mantenere queste piante e che in breve tempo muoiono, a queste rispondo sempre che la coltivazione è semplicissima, basta impegnarsi un po' e capire che sono esseri viventi e hanno le loro esigenze ma soprattutto che bisogna partire da una pianta sana e di qualità, quindi quei pochi euro in più domandati da vivaisti onesti garantiscono che in casa vi portiate una pianta di ottima fattura.
Vi invito a scoprire il mondo delle orchidee, anche in regione abbiamo dei produttori che possono fornire esemplari splendidi e di prima scelta.
Come sempre scegliete la qualità dei floricoltori trentini (AFLOVIT), la lista dei vivai e garden associati è disponibile su internet.
Buon lavoro, Brugna dott. Davide

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