Un vino, un’azienda/ 32 – Di Gianni Pasolini

4 Vicariati Cavit, ovvero quando l’unione fa la forza

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Si potrebbe proprio dire che l'unione fa la forza, parlando di questo 4 Vicariati Cavit: un bordolese che chiama all'appello 4 zone viticole trentine al fine di assemblare un vino che sia in grado di raccontare con armonia ed equilibrio le variegate diversità geologiche dei territori trentini.
Il 4 Vicariati Cavit è uno dei rossi bordolesi di lunga tradizione, un vino trentino nato negli anni ’60 e che ancora oggi viene prodotto utilizzando vigneti coltivati nei comuni di Ala, Avio, Brentonico e Mori.
Per il taglio bordolese vengono come sempre assemblati Cabernet e Merlot che permettono di aggiungere sfumature che impreziosiscono lo spettro gusto-olfattivo del vino, offrendo agli enologi una stimolante sfida nella ricerca di un perfetto equilibrio tra le parti, pur rispettandone al 100% l’identità territoriale.
 
Nel calice si presenta color rosso rubino, di buona consistenza.
Al naso è intenso, intrigante, grazie ad una buona complessità di richiami tra il frutto in prima battuta come ciliegia sotto spirito ed il floreale e lo speziato, tipici delle varietà utilizzate, creando un intrigante gioco  olfattivo che ne invita all’assaggio.
In bocca è secco, ben equilibrato: si ha conferma dei profumi percepiti al naso che ritroviamo all’assaggio, ai quali si aggiunge una lunga persistenza supportata da un  tannino che non disturba ma che aiuta nel riequilibrare il palato. L’acidità dona una struttura che lascia aperta la possibilità di un affinamento nel tempo.
Ideale in abbinamento a portate di buona struttura, a base di carne e preparazioni tipiche del territorio trentino, così come a formaggi ed affettati tipici trentini.
 
Gianni Pasolini
www.vinotube.it