Il presidente Napolitano commemora i 152 anni dell’Esercito
«L'Esercito è un'organizzazione moderna e professionale che, con le altre Forze Armate, promuove nel mondo i valori della pace e della sicurezza»
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata Claudio Graziano, per festeggiare l’Esercito Italiano che compie oggi i 152 anni di vita, esattamente quanti ne compie l’unità d’Italia.
«Nel 152° anniversario della costituzione dell'Esercito, – so legge nel messaggio – rendo omaggio alla bandiera della Forza Armata e rivolgo il mio commosso pensiero ai soldati di ogni grado, arma e specialità caduti nell'adempimento del dovere.»
«Celebriamo questa ricorrenza – ha aggiunto il Capo dello Stato – riflettendo con sentimenti di gratitudine e di orgoglio sul ruolo svolto nel tempo dall'istituzione a presidio e difesa dell'Italia, dalla fondazione del Regno ai due conflitti mondiali, dalla guerra di Liberazione alla proclamazione della Repubblica, dalla lunga stagione della contrapposizione tra i blocchi agli anni della partecipazione alle missioni internazionali.»
«Depositario di antiche e gloriose tradizioni, l'Esercito – ha sottolineato il Presidente Napolitano – è oggi un'organizzazione moderna e professionale che, con le altre Forze Armate, promuove nel mondo i valori della pace, della sicurezza e della Nazione in piena coerenza con il lungimirante art. 11 della Costituzione repubblicana.
«L'impegno generoso e costante dei militari italiani sotto l'egida delle organizzazioni internazionali è di fondamentale rilevanza per il libero e ordinato progresso di un mondo in rapida e profonda trasformazione. La crisi economica in atto impone costanti sforzi volti a perseguire il mantenimento dell'efficienza nel quadro di una sempre più limitata disponibilità di risorse.
«L'Esercito, insieme alla Marina, all'Aeronautica e all'Arma dei Carabinieri, è chiamato a perseguire con rinnovata determinazione il processo di riforma avviato con la recente legge delega, per una profonda razionalizzazione delle strutture in senso interforze e per la loro progressiva integrazione in ambito europeo.»
«Ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di truppa e personale civile – ha concluso il Capo dello Stato –in questa speciale giornata giungano a voi tutti e alle vostre famiglie il saluto caloroso e l'augurio più fervido dei cittadini italiani e miei personali. Viva l'Esercito, viva le Forze Armate, viva l'Italia!»