È morto Roberto Filippi, uno dei nostri «Trentini in Antartide»
La tragedia si è consumata sul Monte Bianco. Lo ricorderemo per le bellissime corrispondenze che ci inviava dall'Antartide

La tragedia è avvenuta ieri sul
versante francese del Monte Bianco, a 3.400 metri di quota.
Roberto Filippi e Diego Dellai stavano attraversando un ghiacciaio,
quando ad un certo punto ha ceduto un ponte di neve. Roberto è
precipitato e per lui non c'è stato più nulla da fare. Io suo
amico, fortunatamente si è salvato.
Termina qui la bellissima avventura del nostro giovane
concittadino, geologo e studioso conosciuto in tutto il mondo.
Abbiamo conosciuto Roberto Filippi quando, grazie a una borsa di
studio della Fondazione Caritro e l'appoggio del Museo Tridentino
di Scienze Naturali, si era recato nella «Terra di Scott»
(come la chiamava lui), in Antartide.
Laureato in Geologia, Roberto è stato ospitato dall'Ice Core
Paleoclimatology Research Group del Byrd Polar Research Center,
guidato Lonnie G. Thompson, pioniere nello studio dei ghiacciai
tropicali, gruppo di cui fa permanentemente parte anche un altro
ricercatore trentino, Paolo Gabrielli.
Noi avevamo pubblicato una serie di corrispondenze e di servizi
fotografici che ci inviava regolarmente insieme con l'amico
Gabrielli.
I suoi servizi sull'Antartide e sull'Ortles sono tuttora
disponibili sul nostro giornale in pagina Trentini in
Antartide, dove resteranno per sempre online.
Guido de Mozzi e i collaboratori tutti dell'Adigetto.it si
stringono addolorati attorno ai familiari e agli amici di
Roberto.
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Nella foto sotto il
titolo, Roberto è il giovane a destra.
Nella foto sotto, a destra.