Oggi, 17 aprile 2010, Castel Thun è stato consegnato ai Trentini

Migliaia di persone hanno partecipato all'evento culturale dell'anno

Questo pomeriggio è avvenuta l'inaugurazione di Castel Thun, riaperto alla gente dopo 18 anni di lavori (anche se in realtà i primi 10 anni non è stato fatto nulla, salvo il recupero dei beni artistici, archivistici e librari).
Già nella mattinata le strade di accesso al castello erano state chiuse, anche per i giornalisti che in anteprima avevano potuto assistere alle ultime operazioni prima della gran festa del pomeriggio.

Il servizio bus navetta ha lavorato ininterrottamente per portare gente dalle tre aree predisposte a Vigo di Ton e a Toss. Chi lo voleva, ovviamente, poteva fare la strada a piedi.
Dalla stazione finale fino al castello si deve compiere comunque un ultimo tratto di strada a piedi, ma per chi lo volesse c'è anche una bellissima carrozza trainata da due cavalle che, a pagamento, trasporta i visitatori in un suggestivo viale alberato.

Alle 11, nel cortine del castello, l'assessore provinciale alla Cultura Franco Panizza, il sindaco di Ton Marco Endrizzi e il direttore del Museo Castello del Buoncosiglio Franco Marzatico hanno speso due parole per anticipare ciò che sarebbe avvenuto nel pomeriggio.

A vari livelli hanno espresso i ringraziamenti alla famiglia Thun, a tutti coloro che hanno collaborato per riportare il maniero agli antichi splendori e alle persone impiegate per il solenne giorno d'apertura.
Apertura che è avvenuta soprattutto grazie al coraggio dell'assessore Franco Panizza che ha imposto la data d'apertura poco dopo essersi insediato alla nuova giunta provinciale.

Tra personalità e giornalisti, sono stati presenti all'incirca duecento visitatori, a dimostrazione che l'inaugurazione può essere definita a tutti gli effetti l'avvenimento culturale più importante della stagione. Tra questi anche gli eredi del ramo cadetto dei Thun, che hanno espresso soddisfazione per i risultati del restauro.

Noi abbiamo partecipato alla visita del castello, fotografando gli stessi locali che due anni fa avevamo ripreso e pubblicato nell'articolo datato 21 agosto 2008, che può ancora essere visto tramite questo link.
Merita dare un'occhiata al servizio di allora perché i mobili ancora non c'erano.

L'inaugurazione ufficiale di Castel Thun è avvenuta alle 15.30, mentre dalle ore 16.30 in poi sono cominciate le visite accompagnate al castello per gruppi di 40 persone ogni 15 minuti.
Si calcola che i visitatori siano stati a migliaia e pertanto la sovrintendenza aveva predisposto una serie di accorgimenti per rendere meno pesante l'attesa.

I visitatori hanno potuto assaggiare prodotti locali con degustazioni offerte da Melinda e in collaborazione con la Strada della mela e dei sapori della Valle di Non e di Sole.
Ma hanno potuto godersi anche una serie di intrattenimenti nei giardini del castello a cura del Conservatorio Bonporti di Trento, del Coro Croz Corona, degli Amici di Castelfondo, dell'Om dele storie e del Gruppo storico di San Lorenzo.

Domenica continueranno le visite accompagnate per gruppi di 40 persone e inizieranno la mattina alle 9.30.
Anche in questo caso, durante la giornata sono previsti intrattenimenti, tra questi la mini maratona letteraria sulle leggende del Trentino a cura di Mauro Neri e Michele Comite.

L'apertura di Castel Thun è il risultato di quasi vent'anni di lavori di studi, restauri, recuperi ed acquisizioni che, accanto al Museo, hanno coinvolto le Soprintendenze provinciali ai Beni Architettonici, ai Beni Storico- Artistici e ai Beni Librari, Archivistici e Archeologici.

L'aspetto più affascinante di Castel Thun è che non ha mai smesso di essere abitato, conservandosi nel tempo come dimora arredata, specchio del gusto della famiglia, ma anche del confort e delle esigenze degli esponenti di un ricco casato.
Rinascimento, Settecento, Impero e Biedermaier convivono nelle sale: secretaire, cassettoni a ribalta, stipi, divani, comodini stile impero, stufe ad olle, argenteria, porcellane, vetri da tavola, armi bianche, forzieri, carrozze, slitte, oltre a dipinti della scuola dei Bassano, ritratti di Giambattista Lampi, Crespi, Molteni, Garavaglia, Procaccini, Bergler, sculture dell'Insom fanno di questa dimora un gioiello da scoprire.

La visita al Castello sarà gratuita per tutta la settimana della Cultura, che va fino a domenica 25 aprile.











Nelle foto sopra, la parte nobile del Castello. Sale, salotti, scrivanie, forzieri, mobili pregiati, nature vive e morte, soggetti venatori, salotti, scrivanie, divani.









Qui sopra, la seconda tranche di foto, che riporta la parte privata, quella delle camere da letto. Tra queste, la più famosa è ovviamente la Stanza del Vescovo che, oltre al fantastico soffitto in cirmolo, ha anche la stufa a hole con gli stemmi di famiglia. Lo stile delle camere cambia a seconda del periodo in cui erano state acquistate. Infine, la vista che si gode dalle finestre.







Al piano rialzato, la cucina e il tinello. La sala da pranzo che inseriamo in questa tranche di foto andrebbe inserita nella parte nobile. A seguire, il piano terra con la Cappella di S. Giorgio. Quindi l'armeria (nella segreta) con i due falconetti. Infine, una carrozza e una slitta (le più belle aono ancora a Trento).














All'esterno del Castello, gli ottoni fatti intervenire per l'occasione, un primo piano dell'assessore Franco Panizza, il grande artefice di questa storica apertura. Quindi altri personaggi, come lo storico dott. Edo Benedetti, l'architetto Michelangelo Lupo, la consigliera provinciale Caterina Dominici (non poteva mancare) e i rappresentanti della famiglia Thun. La pariglia col carro è un simpatico modo di raggiungere il castello dai posteggi.