Costantino Rocca e Giulia Sergas: insieme verso Rio
La campionessa triestina si è affidata alla leggenda del golf italiano per centrare il principale obiettivo della stagione: partecipare alle Olimpiadi di golf
Insegnare è sempre stata una sua passione, Costantino Rocca, bergamasco, 59 anni, dava lezioni al Golf dell’Albenza quando, a metà degli anni ’80, il coach Tom Linskey intravide in lui potenzialità straordinarie come giocatore e lo incoraggiò a intraprendere la strada del touring pro.
L’australiano ci aveva visto giusto: sette Open vinti sul Tour Europeo e Senior Tour, incluso il Pga Championship del 1996, tre partecipazioni alla Ryder Cup con tanto di vittoria nel match contro Tiger Woods a Valderrama nel ’97, uno spareggio per il British Open del 1995 agguantato con uno dei colpi più famosi della storia del golf: quel putt imbucato dalla Valley of Sin alla buca 18 dell’Old Course di St. Andrews.
Oggi Rocca, che è ancora un giocatore competitivo sul Senior Tour Europeo, torna alla sua antica passione fondando il «Rocca Players Team»: una squadra di professionisti in vari settori pronti a mettere le proprie conoscenze al servizio dei giovani professionisti che vogliono emulare le gesta del grande campione.
Perno della squadra è naturalmente Costantino Rocca, che cura personalmente l’allenamento dei giocatori, sia dal punto di vista tecnico che strategico.
Ne fanno parte il nutrizionista Prof. Aronne Romano, il massimo esperto italiano della Dieta a Zona, prediletta dagli sportivi, lo psicologo Bruno De Michelis, che ha seguito Rocca nei primi anni della carriera ed è noto per aver collaborato con il Milan di Sacchi e la mental&business coach Valentina Giuffrè. A loro si aggiungerà presto un preparatore atletico.
Chi si affida al «Rocca Players Team» può contare, inoltre, su un ufficio stampa, curato dalla giornalista Francesca Costi, e su un team di esperti di marketing, ricerca sponsor e promozione sui social media coordinato da Chiara Rocca, figlia del campione bergamasco.
I primi due giocatori a entrare in scuderia sono stati, come naturale che sia, il figlio Francesco, classe 1991, attualmente impegnato sul circuito tedesco Pro Golf Tour e la triestina Giulia Sergas, 37 anni, che gioca il circuito europeo e quello americano.
«Il Rocca Players Team è un progetto che avevo nel cassetto da qualche tempo – ha detto Costantino Rocca – ma il via all’intera operazione l’ha dato l’incontro con Giulia lo scorso ottobre a Ca’ Amata, quando si giocavano in contemporanea il Campionato Pgai Seniores e Ladies.
«Conoscevo già la triestina e l’ho sempre ritenuta una giocatrice con un grande talento, che però non riusciva ad esprimere al 100%.»
In quell’occasione i due hanno avuto modo di giocare per la prima volta 18 buche di pratica insieme e il feeling si è manifestato subito.
A proposito di questa esperienza la Sergas scriveva sulle pagine della rivista Golf & Turismo lo scorso dicembre.
«… Costantino l'ho incrociato poche volte nella mia vita, ma ieri per la prima volta abbiamo fatto 18 buche assieme, e non solo mi sono divertita molto, ma ho sentito che su di me si stava strofinando un pochino del suo genio.
«Ecco che quando conosci le persone solo di nome o fama ti rendi conto che in certi casi perdi proprio la possibilità di incontrare anche una bellissima persona, perché questo è lui: gentile, professionale, umile ma consapevole del suo ruolo, e soprattutto geniale per quanto riguarda il gioco.
«Condividiamo molti principi, tra i quali l'importanza di saper tirare più colpi possibile, la necessità di entrare in campo senza pensieri legati allo swing e il rammarico di vedere molti giovani perdersi nel seguire proprio quest'idea di swing perfetto, ma poi incapaci a gestire le proprie emozioni in gara.
«Ritengo – prosegue la Sergas - che un coach debba saper trasmettere ciò che vuole insegnare. Trasmettere coi gesti, con le parole, con gli occhi e con l'esperienza vissuta in prima persona, ed è proprio qui la ricchezza che si nasconde in lui.
«Costantino sa trasmettere quelle che sono le giuste sensazioni da avere in campo, o prima di una gara, perché Costantino parla con le mani, con gli occhi e soprattutto col cuore.»
Grazie a una medical exemption Giulia ha potuto giocare finora sei gare del tour Lpga, Costantino l’ha raggiunta per la JTBC Founders Cup a Phoenix, dove con 64 colpi, 8 sotto il par, ha segnato il giro più basso della sua carriera.
«Giulia è una grande giocatrice con un grande potenziale, – ha detto Rocca. – Insieme stiamo lavorando molto sul comportamento da adottare in campo e sul gioco corto.
«Seguirla in America mi è servito molto per capire le sue attitudini. Sono molto fiducioso.»
L’obiettivo principale della stagione è centrare la qualificazione alle Olimpiadi di Rio, dove parteciperanno le prime 60 giocatrici e i primi 60 giocatori del ranking mondiale (attualmente la Sergas occupa il 44° posto), senza trascurare il mantenimento della carta sul tour americano e, perché no, la prima vittoria da professionista.