Le perplessità di Dellai sull’incarico dato da Monti a Enrico Bondi

«Trovo singolare il ricorso a un Commissario straordinario per realizzare quello che rappresenta il core-business del governo stesso»

Oggi il presidente Dellai, a latere della conferenza stampa del venerdì, ha pronunciato parole critiche nei confronti della scelta del Governo che ha nominato un Commissario per individuare gli sprechi della Pubblica Amministrazione e tagliare le spese inutili.
 
«Anzitutto si deve procedere anno per anno alla riduzione della spesa pubblica, – ha prtemesso il presidente. – La Provincia autonoma di Trento ha cominciato nella legislatura precedente con il blocco del turn-over, per proseguire poi con la riduzione delle cosiddette spese inutili (inutili in tempo di crisi), con la razionalizzazione del patrimonio immobiliare, l’ottimizzazione del parco automezzi, e così via.
«Questo per dire che ci pare difficile imporre in un anno dei sacrifici che richiederebbero più legislature.»
 
«Ovviamente il Commissario Bondi può agire sull’Amministrazione statale e non su quella degli Enti Locali, – ha aggiunto il presidente. – E a leggere il testo del decreto portato al Consiglio dei Ministri non sembra ci siano in previsioone interferenze indebite né per le Ragioni a Statuto Ordinario né, tantomeno, per quelle a Statuto Speciale. Certo dobbiamo stare attenti, – ha commentato – perché questo governo ha una forte tendenza all’accentramento.»
 
«Ma l’aspetto più singolare, anche se meno importante, – ha concluso Dellai – è il ricorso a un Commissario straordinario per realizzare quello che rappresenta il core-business del governo stesso.»