Sfruttamento della prostituzione, arrestati a Trento due rumeni
Obbligavano le proprie ragazze a prostituirsi a Trento nord anche sette volte al giorno
La Squadra Mobile ha arrestato due rumeni per «sfruttamento» della prostituzione.
Si tratta di due ragazzi di 23 e 27 anni, che erano venuti a sistemarsi in Trentino (a Lavis) per poi chiamare le proprie ragazze. Una volta arrivate, i due le hanno costrette a prostituirsi, in una zona di Trento Nord (Via Zambra).
La loro presenza è stata subito segnalata lo scorso settembre e la Mobile di Trento si è messa al lavoro. Pedinamenti, intercettazioni e alla fine hanno arrestato i due maschi, mentre le due ragazze sono state affidate a un centro di recupero.
Dalle indagini è emerso che facevano anche sette prestazioni al giorno, per un incasso che andava dai 30 ai 70 euro.
A Natale i quattro erano tornati in Romania, per poi rimettersi al lavoro a Trento. Ieri l’arresto.
Non è una grande notizia di per sé, ma significativa e utile per spiegare alcune cose.
La prima è che a Trento città ci sono stabilmente 150 prostitute stanziali che lavorano, un centinaio delle quali in casa e una cinquantina in strada. Evidentemente gelose del proprio mestiere, segnalano sempre i nuovi arrivi.
I ragazzi forse hanno sottovalutato l’aspetto penale del caso, basti pensare che è accusabile di sfruttamento della prostituzione anche il marito che accompagna la moglie a battere il marciapiede.
Forse sono venuti per raccogliere una certa cifra e poi sistemarsi, forse hanno davvero obbligato con la forza le ragazze a prostituirsi. Certo è - secondo le statistiche - che una vicenda così stronca la voglia di continuare sia ai ragazzi che alle ragazze.
Nella foto, il capo della Mobile di Trento, Roberto Giacomelli, mentre indica i due arrestati.