Rapporto di Legambiente: ecosistema urbano, Trento al 2° posto

Andreatta: «Premiati gli investimenti di questi ultimi anni sulla raccolta dei rifiuti sull'energia solare e sul trasporto pubblico, ma dobbiamo migliorare ancora»

Trento ritorna sul podio della classifica di Ecosistema urbano, l'indagine curata da Legambiente e Ambiente Italia, pubblicata oggi dal quotidiano Il Sole 24 ore.
Dopo il quarto posto del 2016, Trento infatti risale al secondo posto, alle spalle di Mantova ma prima di Bolzano (a un'incollatura) e di Parma.
«È una buona performance quella registrata quest'anno da Trento nell'indagine ecosistema urbano: il secondo posto premia gli investimenti di lungo corso fatti da questa città sulla raccolta differenziata dei rifiuti, sull'energia solare pubblica, sul trasporto pubblico, sui sottoservizi, – commenta il sindaco Alessandro Andreatta. – Ma l'indagine mette in evidenza anche qualche punto debole e, soprattutto, ci addita ad esempio un drappello di città europee molto più virtuose di quelle italiane.
«Per questo dobbiamo migliorare ancora, in modo da rendere Trento una città più salubre, più verde, più ecosostenibile.»
 
A determinare la buona performance di Trento gli ormai consueti punti di forza della città: la raccolta differenziata (all'81 per cento, 3° posto) e la produzione dei rifiuti per abitante (449 chili all'anno, contro una media nazionale di 536), l'energia solare pubblica, prodotta cioè dagli impianti collocati sugli edifici comunali (9° posto), l'utilizzo dei mezzi pubblici (Trento è al 2° posto per offerta di trasporto pubblico e per chilometri - 167 - percorsi da ogni abitante).
Ottima anche la capacità di depurazione, con il 99 per cento delle abitazioni collegate alle fognature.
Tallone d'Achille della città resta la qualità dell'aria, in particolare per la produzione di biossido d'azoto (87° posto), mentre il dato è migliore per le polveri sottili (32° posto).
Trento non spicca neppure per l'ampiezza di aree pedonali (76° posto) e per l'indice di ciclabilità (45° posto).