Un appello a chi ha visto questa persona scomparsa

Pedri Sara, 31enne, medico, alta 1.62, magra, capelli rossi, ginecologa, impiegata da pochi giorni all'ospedale di Cles

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Lo scorso 4 marzo, nel pomeriggio, i Carabinieri della Compagnia di Cles sono stati allertati dai familiari di una giovane dottoressa e dai Carabinieri di Forlì in quanto la donna, originaria di quel centro romagnolo ma abitante a Cles per motivi di lavoro, non rispondeva da alcune ore al proprio cellulare, destando preoccupazione.
Pedri Sara, 31enne, medico, alta 1.62, magra, capelli rossi, ginecologa, impiegata dapprima presso l’ospedale di Trento e da pochi giorni presso quello di Cles, era risultata irreperibile già dalla mattina.
 
Immediatamente venivano attivate le ricerche, sia presso l’abitazione di Cles, dove risultava assente, sia in tutto il territorio delle Valli del Noce.
In breve tempo, grazie all’analisi speditiva delle videosorveglianze pubbliche ed al tracciamento dell’utenza mobile in uso alla donna, i Carabinieri rinvenivano la sua autovettura, una VW Troc, parcheggiata in località Mostizzolo del Comune di Cis, al confine con quello di Cles, nei pressi dell’incrocio tra le strade statali 43 e 42, nelle adiacenze del ponte che sovrasta il torrente Noce. All’interno del veicolo era presente il cellulare della donna.
 
Non riuscendo a rintracciarla, in attuazione del piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, le ricerche venivano subito estese dal Comando Compagnia Carabinieri di Cles, impegnato con militari del NORM e delle Stazioni di Rumo, Cles e Predaia, coinvolgendo i VV.FF. di Cis, Cles, Revò, Livo, Caldes, Tuenno e Terzolas, nonché personale del Corpo Permanente dei Vigili del Fuoco di Trento, il gruppo SAPR (piloti di droni) e un elicottero con a bordo specializzati del Nucleo SUB.
Intervenivano, anche, il SAF (Soccorso Alpino Fluviale) e il CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Servizio Provinciale Trentino), più unità cinofile dello stesso CNSAS e dell’ANC di Egna (BZ).
 
Le ricerche, condotte in totale da circa 50 uomini sono proseguite fino alle ore 21, interrotte a causa del buio, per essere riprese la mattina seguente con l’installazione di un centro di comando avanzato (Sala Operativa Mobile) messo a disposizione dai Vigili del Fuoco di Trento e posizionato al di sopra della sponda sinistra della forra di quella località.
Il giorno successivo riprendevano le ricerche con il concorso degli stessi Servizi  e proseguivano analogamente nei giorni a seguire.
 
Contestualmente, l’intera zona veniva suddivisa in più aree e setacciata, oltre che lungo il torrente, anche nelle parti terrestri, arrivando ad impiegare nella giornata di domenica circa 200 uomini, tracciando tutti i percorsi effettuati con apparecchi GPS in dotazione alle singole squadre.
Le ricerche terrestri e fluviali interessavano una superficie di 195ha, senza riuscire, nonostante l’imponente spiegamento, a rinvenire la dottoressa. Ad oggi, le ricerche sono ancora in corso.
 
La famiglia, straziata dal dolore, impotente per la lontananza dal luogo dell’accaduto e riconoscente degli sforzi fatti da tutti gli operatori coinvolti nella spiegata ricerca, chiede che le ricerche non vengano interrotte e che venga lanciato il seguente appello:

CHIUNQUE SIA IN GRADO DI FORNIRE INFORMAZIONI UTILI
CONTATTI I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI RUMO
TEL. 0463-530116.