In 16.000 assetati di scienza a spasso per Bolzano

La quarta edizione della Lunga Notte della ricerca ha invaso la città all’insegna del motto «Science makes you fly»

La febbre del venerdì sera è arrivata a Bolzano. 16.000 grandi e piccoli visitatori sono rimasti alzati fino a tardi: dalle 17 fino a mezzanotte hanno sperimentato, giocato, guardato al microscopio, fatto nuove conoscenze e scoperto com’è fatto il mondo della ricerca.
Tutto questo alla Lunga Notte della Ricerca 2014, organizzata dall’EURAC, dal TIS innovation park e dalla Libera Università di Bolzano.

«Ho girato la manovella per allungare il filo e far salire il pallone arancione sempre più in alto – racconta meravigliato Giacomo, sei anni, sulla piazza davanti all’EURAC. – E intanto guardavo su un computer le foto che ci stava scattando dall’alto. E poi ho visto un drone vero, proprio quello che usano gli scienziati.»
Droni e palloni volati sono tra le 140 stazioni che venerdì sera hanno animato la città di Bolzano.
Più di 500 ricercatori hanno organizzato giochi, esperimenti e quiz per far capire al pubblico come funziona il loro lavoro quotidiano.
Gli esperti di alimentazione dell’unibz hanno mostrato come analizzano la qualità e la conservabilità dei cibi con un naso e una lingua elettronici.
Al TIS si sono aperte le porte del Fab-Lab: un laboratorio hi-tech dove i visitatori hanno stampato oggetti di plastica in 3D e programmato un mini robot. All’Istituto Fraunhofer il pubblico ha fatto un viaggio nella realtà virtuale, mentre i curiosi che si sono spinti fino all’ospedale hanno potuto mettere alla prova il loro fisico.
Nel corso della serata al TIS sono stati premiati i vincitori del premio per l’innovazione Tecnomag: sono i due scienziati in erba Sofia Bontempelli e Brigitte Donà dell’Istituto tecnico Max Valier di Bolzano che hanno inventato un sistema per sciare con gli scarponi.
 

 
«La Lunga Notte della Ricerca permette a tutti di tuffarsi nel mondo della scienza, – spiegano gli organizzatori, un team di collaboratori dell’EURAC, della Libera Università di Bolzano e del TIS. – Ma questo evento entusiasma anche i tecnici e i ricercatori perché li spinge a guardare il loro lavoro da una prospettiva nuova e permette loro di entrare in contatto con gli utilizzatori finali della loro ricerca.»
Tutto questo non è successo solo a Bolzano. Il 26 settembre la scienza è stata protagonista della serata anche in altre 300 città europee nella cornice della Notte Europea dei Ricercatori.
Si tratta di un’iniziativa promossa e cofinanziata dall’Unione Europea.
L’evento altoatesino è stato supportato anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano e si è svolto con il patrocinio della Città di Bolzano e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.