A22, deliberato il progetto della terza corsia Verona - Modena

L'Autostrada del Brennero ha approvato il progetto della terza
corsia nel tratto compreso da Verona Nord all'intersezione con l'A1
a Modena. Si tratta di 90 km di infrastruttura all'avanguardia,
servita da sistemi a elevata tecnologia, rispondenti ai più moderni
criteri in materia di sicurezza, fluidità di percorrenza e
riduzione dell'impatto ambientale.
Nella seconda parte del servizio presentiamo i dettagli tecnici per
gli interessati. Qui presentiamo i punti salienti che
caratterizzano il progetto che, lo precisiamo, richiede un
investimento di 750 milioni.
Anzitutto si tratta di quattro corsie, delle quali la quarta è
«dinamica», nel senso che (come sta per accadere nel tratto
Verona-Ora) la corsia di emergenza avrà una larghezza come le altre
e potrà essere utilizzata nei momenti in cui dovesse presentarsi la
necessità.
Ci sarà una piazzola di sosta ogni 500 metri, proprio in funzione
della corsia di emergenza.
L'intero tratto sarà dotato di impianto luminoso da utilizzare nei
casi di nebbia, costituito da una serie di luci a destra e una a
sinistra.
I'importo di progetto è di 753 milioni di euro, di cui
673.993.018,33 a base d'asta, da realizzarsi in 1.620 giorni di
lavoro. Queste le cifre salienti del progetto licenziato dal
Consiglio di Amministrazione dell'Autostrada del Brennero.
La società si finanzierà da sola, ricorrendo al mercato del credito
solo in eventuali casi di necessità che in sede di progettazione
sono stati solo messi tra le possibilità
Il progetto definitivo è stato realizzato all'interno delle forze
lavoro della società Autostrada del Brennero, con un costo valutato
sui 2,5 milioni di euro, contro i 20 milioni che
approssimativamente avrebbe richiesto l'affidamento ad uno studio
esterno. In questa maniera la società ha anche costituito un know
how interno che potrà certamente essere anche esportato.
Il progetto, previsto dal Piano finanziario sottoscritto da
Autobrennero in sede di proroga della concessione, è stato dunque
orientato ad un'attenta analisi di elementi tecnici ed economici a
garanzia di condizioni ottimali di esercizio vista la criticità di
alcuni nodi, richiedendo l'utilizzo delle più avanzate tecniche
ingegneristiche.
In questa maniera si intende incrementare la sicurezza, rispondere
alla crescita del traffico merci, rispondere alla richiesta di
viabilità aggiuntiva, abbattere l'impatto ambientale.
I lavori, al via entro l'anno 2010, consentiranno comunque la
continuità del servizio, assicurando la percorribilità di due
corsie di marcia per ogni senso per l'intera durata dei lavori,
mitigando i possibili disagi all'utenza.
VALUTAZIONI DI CARATTERE TRASPORTISTICO
La
tratta in oggetto presenta attualmente una domanda di traffico
nell'ordine di 44.000 veicoli teorici medi giornalieri,
bidirezionali, con un'elevata percentuale di traffico pesante (pari
al 30% circa), con incremento del traffico leggero legato alla
stagionalità turistica (+26% nel periodo estivo). Sulla sola
intersezione con l'Autosole transitano annualmente oltre 16 milioni
di veicoli l'anno. Dalle analisi effettuate, configuranti diversi
scenari futuri, è emersa quindi la necessità di riconfigurare, nel
breve periodo, il tracciato autostradale portandolo a tre corsie
che potranno anche agevolmente diventare quattro per criticità
particolari.
PIATTAFORMA AUTOSTRADALE
La nuova sezione, di
larghezza complessiva pari a 33,50 metri, sarà così composta:
- 3 corsie di marcia, di larghezza pari a m 3,75 per ogni senso di
marcia;
- 1 corsia di emergenza, di larghezza pari a m 3,50, per ogni senso
di marcia;
- 1 franco psicotecnico in adiacenza dello spartitraffico, di
larghezza pari a m 0,45, per ogni senso di marcia;
- 1 spartitraffico centrale di larghezza pari a m 3,00;
- arginelli erbosi esterni alla piattaforma pavimentata.
Al fine di contenere al minimo i possibili espropri, la superficie
necessaria alla realizzazione della terza corsia verrà recuperata
dallo spartitraffico centrale, oggi sistemato a verde ed in futuro
ridotto a m 3.00, spazio in ogni caso ampiamente sufficiente a
consentire la deflessione della prevista doppia barriera di
sicurezza tipo H3.
MODALITA' di INTERVENTO
Per esigenze di semplicità operativa, il progetto è stato suddiviso
in tre segmenti:
- segmento A (8 km): tra il km 223+100 ed il km 230+700, incentrato
sull'intersezione con l'A4, compreso tra la stazione autostradale
di Verona nord ed il manufatto sovrappassante la linea ferroviaria
Verona-Mantova (punto in cui le carreggiate A22 si distanziano);
l'adeguamento sarà possibile previo allargamento della piattaforma
autostradale su ambo i lati, ponendo particolare attenzione al
tratto di raccordo con la configurazione della terza corsia
dinamica (Egna/Ora - Verona nord);
- segmento B (80 km): tra il km 230+700 ed il km 312+200, in cui
rientrano gli interventi sul canale diversivo Fissero-Tartaro e sui
ponti sui fiumi Mincio e Po;
- segmento C (2 km), limitato all'intersezione con l'A1 (km
313+085), di cui contempla la sostituzione con l'opera di scavalco
a firma Troyano, nonché la predisposizione del prolungamento
dell'A22 verso Sassuolo.
INTERVENTI COMUNI AI SEGMENTI A, B e C
Alla
nuova conformazione autostradale vanno adeguate (mediante
sostituzioni o integrali rifacimenti) numerose opere d'arte (23 in
totale, per una superficie complessiva di 60.000 m²), ciascuna con
caratteristiche strutturali proprie, richiedenti opportune forme di
intervento. In particolare, con l'occasione, si procederà
all'adeguamento delle stesse alle più recenti normative in materia
di carichi accidentali sui ponti secondo il Decreto Ministeriale 14
gennaio 2008 e secondo i più moderni standard in materia
antisismica.
In sintesi di seguito la descrizione degli interventi previsti
lungo l'intero sviluppo del tracciato. Rilevanti, per lo più
correlati alla sicurezza dell'utenza in transito, anche gli
interventi ricorrenti lungo il percorso. Tra questi:
- l'adeguamento geometrico delle piste delle stazioni autostradali
(8 in totale, da Verona nord a Campogalliano) e delle aree di
servizio (6 in totale, dalle Povegliano est ed ovest alle
Campogalliano est ed ovest), per un totale di 33 piste, pari ad una
lunghezza complessiva di m 9.300; la loro larghezza verrà portata a
m 4,5;
- il consolidamento dei terreni (mediante stabilizzazione binaria a
mezzo di leganti idraulici a due strati sospesi, calce e
cemento);
- la realizzazione di una moderna rete di raccolta, trattamento e
smaltimento delle acque di piattaforma, in grado di trattare tutte
le acque di prima pioggia tramite laminazione in continuo con
abbattimento degli inquinanti solidi sospesi, idrocarburi (gasolio,
oli, carburanti in genere), azoto, rame, piombo, zinco;
- la realizzazione di 114 BARRIERE FONOASSORBENTI - per uno
sviluppo totale di 61,7 km - 70 delle quali in risposta
all'incremento di traffico previsto dallo scenario a tre corsie;
opere in pannelli prefabbricati in policarbonato, legno, alluminio
e polimetilmetacrilato, da inserire in appositi sostegni, con
minori tempi di montaggio ed ingombro della sede autostradale;
- la realizzazione di 202 PIAZZOLE per la SOSTA di EMERGENZA (103
in carreggiata sud, 99 in carreggiata nord), dotate di
alimentazione elettrica, posizionate ogni 500 metri, della
lunghezza complessiva di m 130 (m 30, per un larghezza di 4,
destinati alla sosta di emergenza; m 100, di larghezza variabile,
destinati ai raccordi in entrata ed in uscita);
- la posa di sicurvia in acciaio Corten ad elevata capacità di
assorbimento d'urto e contenimento (brevetto A22);
- la posa di un cavidotto che può ospitare fibre ottiche per la
trasmissione ad alta velocità dei dati e linee di alimentazione
elettriche (ed in futuro altre utenze, tra le quali
l'idrogeno);
- 35 volumi tecnici pensati per alleggerire cabine, quadri
elettrici, apparecchiature di rete, sistemi di telecontrollo;
- un impianto per la segnalazione in caso di nebbia, con guida
luminosa collocata ai margini destro e sinistro di ciascuna
carreggiata, attivabile anche in modalità lampeggiante quale
dispositivo di allerta;
- realizzazione di 8 sottopassi scatolari;
- moderni e raffinati dispositivi di gestione e controllo del
traffico da remoto con rilevamento automatico degli eventi;
- interventi sulle scarpate laterali;
- spire induttive per rilevamento dati traffico mediante
l'installazione di sensori non intrusivi (onde radar) montate su
portali e pali (e quindi non sotto il manto autostradale);
- pannelli a messaggio variabile per l'informazione in tempo
reale.
A tutto ciò vanno sommate le infrastrutture ad alta efficienza già
esistenti sulla restante porzione A22, un'attenta manutenzione, un
continuo aggiornamento delle procedure di intervento, sistemi di
allerta e delineatori luminosi, l'assistenza fornita h24 dagli
ausiliari alla viabilità.
SEGMENTO A - Interventi di particolare
interesse
RACCORDO con SEGMENTO SETTENTRIONALE
A22
Immediatamente a monte di Verona nord avrà luogo il
raccordo tra il segmento del possibile uso dinamico della corsia di
emergenza (Egna/Ora - Verona nord) e la terza corsia in progetto.
Due distinte configurazioni che necessitano di particolare
attenzione.
INTERSEZIONE A22 - A4
Proseguendo verso sud, a
pochi chilometri di distanza, la necessità di ridisegnare
l'intersezione A22 - A4, così da assicurare fluidità allo snodo
scaligero tra il Corridoio 1 e il Corridoio 5. Verranno
completamenti demoliti o sostituiti 4 sovrappassi e 14 sottopassi
ricadenti in tale segmento.
SEGMENTO B - Interventi di particolare
interesse
Tre le opere di rilevante importanza ingegneristica presenti sulla
tratta B:
PONTI sul CANALE FISSERO - TARTARO e sul FIUME MINCIO - Entrambi
costituiti di due impalcati (lunghezza totale: ponte
Fissero-Tartaro m 98; ponte Mincio m 221), non presentano, tra le
due carreggiate, lo spazio necessario alla realizzazione della
terza corsia. Il progetto prevede l'allargamento unilaterale delle
pile e delle spalle, nonché la completa demolizione e ricostruzione
dell'impalcato per fasi successive.
SITUAZIONE FINALE
PONTE SUL FIUME PO
Con i suoi circa 1.000 m di lunghezza costituisce l'opera più
importante del segmento B. Oggi costituito da 2 impalcati
affiancati di larghezza 12,40 m ciascuno, senza alcun varco nello
spartitraffico, che verranno demoliti per fasi e sostituiti da
altri di larghezza maggiore (di m. 13,20 ciascuno).
SITUAZIONE FINALE
Gli adeguamenti in corrispondenza dei ponti sul canale diversivo
Fissero-Tartaro e sui fiumi Mincio e Po richiederanno inoltre un
consistente intervento di allargamento del corpo autostradale (pari
a 12 m) per una lunghezza complessiva di circa 4 km.
SEGMENTO C - Interventi di particolare
interesse
OPERA di SCAVALCO A1
Il tracciato sarà dotato
di una porta sud, di alto valore ingegneristico e pregio
architettonico, mediante la realizzazione di una struttura
antifunicolare a bipode sospeso a firma di Leonardo Fernàndez
Troyano. La campata unica, di circa 85 m, sovrasterà le 8 corsie
dell'Autosole e le due piste di accumulo per l'immissione in A1 da
Campogalliano in direzione Modena e da Sassuolo in direzione
Milano. La struttura portante del ponte sarà realizzata mediante
una coppia di strutture a bipode inclinate verso l'esterno rispetto
alla carreggiata dell'Autostrada del Brennero. Tali elementi
sosterranno l'impalcato del sovrappasso mediante tiranti, disposti
con schema antifunicolare, convergenti nei vertici dei bipodi, ove
elementi sferici, renderanno possibile anche l'ancoraggio dei
tiranti di compensazione. Questi ultimi, in numero di due per
ciascun lato, saranno necessari per equilibrare le componenti
orizzontali trasversali delle forze che i tiranti convogliano in
ciascuna sfera.
L'impalcato verrà realizzato in struttura mista
acciaio-calcestruzzo, utilizzando due travi di bordo a cassone
collegate da elementi trasversali a doppio T sopra i quali verrà
gettata una soletta collaborante di calcestruzzo.
PREDISPOSIZIONE INNESTO PER BRETELLA CAMPOGALLIANO -
SASSUOLO
Uno dei principali obiettivi dei lavori
attinenti il segmento C sono quelli, su specifica richiesta
dell'Anas, di garantire una configurazione geometrica e funzionale
compatibile con l'assetto futuro dell'interconnessione, ovvero con
l'estensione dell'A22 in direzione sud verso il comparto
industriale di Sassuolo.
NUOVA CONFIGURAZIONE DELL'INTERCONNESSIONE A22 -
A1
MILANO
BRENNERO
SASSUOLO
BOLOGNA
PROGRAMMA dei LAVORI e TEMPI di ESECUZIONE
L'esecuzione dei lavori, per cui si stimano necessari 1.620 giorni,
avverrà in due fasi, dapprima con l'intervento nello spartitraffico
(con una suddivisione in tratte lunghe 6.000 m circa), quindi sulle
scarpate laterali (con una suddivisione in tratte di 3.000 m
circa).
In tale arco di tempo dovranno altresì essere ultimati gli
interventi per l'adeguamento delle opere d'arte, dello svincolo
autostradale con l'A4 e per la riconfigurazione dell'innesto con
l'A1.
La realizzazione dei lavori secondo le fasi descritte, consentirà
di garantire costantemente due corsie di marcia per ciascuna
direzione di transito, senza creare eccessivo disagio all'utenza
autostradale. La futura terza corsia verrà pertanto aperta al
traffico non per tronchi, bensì solo a lavori ultimati.
L'iter prevede ora l'approvazione e validazione del progetto
definitivo, l'avvio delle procedure di V.I.A. e l'attivazione della
Conferenza dei Servizi con gli Enti territoriali e l'approvazione
da parte dell'Anas.
Il progetto definitivo oggi approvato è stato redatto dalla
struttura tecnica della Società, così come il progetto esecutivo
che si conta di completare entro l'anno.