Ladri di biciclette, sgominata la banda dei quattro
I Carabinieri di Arco sono riusciti a incastrare sia i ladri che i ricettatori

>
La Stazione Carabinieri di Arco, dipendente dalla Compagnia di Riva del Garda, a conclusione di indagini durate alcuni mesi, ha disarticolato un sodalizio italo-moldavo dedito ai furti ai danni di turisti e arcensi amatori delle due ruote d’elite, arrestando 4 persone su Ordine di Custodia Cautelare e denunciandone 2 per furto e ricettazione di 12 bici (2 da corsa e 10 Mountain Bike per un valore di 42.000 €).
Lo scorso 22 luglio 2016 un arcense ha denunciato il furto della sua Mountain Bike marca CUBE, completamente assemblata personalizzata, del valore di 3.500 euro, che aveva lasciato nel centro abitato per qualche ora, assicurata con catena e lucchetto.
Nei giorni seguenti il proprietario, intenzionato ad acquistare un’altra bicicletta navigava in internet nei siti dedicati alla vendita di biciclette usate, notando con stupore la foto della propria mountain bike. L’ha riconosciuta con certezza poiché unica nel suo genere in quanto completamente personalizzata.
Da qui, avvisati i Carabinieri, sono partite le prime indagini che consentivano di identificare l’inserzionista che aveva effettuato la foto postata sul sito nei pressi di un negozio di biciclette.
L’immediata perquisizione, emessa dalla Procura della Repubblica di Trento a firma della Dott.ssa Maria Colpani, dava esito negativo. Ma i militari non limitandosi al controllo dell’abitazione, hanno acquisito informazioni in merito alla frequentazione dell’inserzionista con rivenditori di biciclette accertando che l’uomo spesso si recava in un negozio di Cadine.
La nuova perquisizione presso l’abitazione e il negozio permetteva di rinvenire la bicicletta CUBE oggetto di furto del 22 luglio.
Il comandante della Stazione Carabinieri di Arco, maresciallo Mirko Sollecito.
Dato l’esito positivo, tutte le biciclette del negozio sono state verificate rilevando che altre 6 biciclette, (tra le quali una da corsa in carbonio del valore di 5.500 euro), erano state messe in vendita come usate con prezzi che variavano dai 1.000 ai 3.500 euro.
I successivi accertamenti con le case madri che hanno punzonato i telai con codici e numeri e dalle denunce di furto presentate ai vari Comandi dell’Arma hanno permesso di verificare che erano tutte oggetto di furto nella zona di Arco, Riva del Garda e Nago-Torbole.
Infatti venivano contattati i derubati (2 italiani e 8 stranieri) per la restituzione delle biciclette che ben felici ed increduli sono ritornati ad Arco per ritirare i beni di valore.
I contatti telefonici degli indagati ed alcune riprese degli impianti di videosorveglianza nei luoghi ove si erano verificati i furti ed in particolare quello che aveva registrato le immagini di 3 individui che in un’occasione perpetravano il furto dell’ennesima MTK da 3.800 euro a Riva del Garda, aiutavano gli investigatori ad individuare i 3 soggetti che erano dediti ai furti e quindi ricostruire le mansioni di ciascuno di essi, di cui uno minorenne.
La competenza quindi era della Procura della Repubblica di Trento per i reati di ricettazione, e della Procura della Repubblica di Rovereto e dei Minori di Trento per i reati di furto pluriaggravato.
In data 3 ottobre venivano eseguite le Ordinanze di Custodia Cautelare degli Arresti Domiciliari di un moldavo e di un trentino per i reati di ricettazione e le Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere di un terzo che al momento risulta irreperibile, verosimilmente rientrato in Moldavia.
In due, compreso il minore, si occupavano di rubare le biciclette di pregio per poi rivenderle al negozio di Cadine per un prezzo dai 200 ai 300 euro, che poi rivendeva a prezzi di favore.
Le biciclette erano tutte in perfette condizioni e in qualche occasione venivano sostituiti alcuni pezzi per renderle meno riconoscibili.
Nel contesto della attività di indagine, i Carabinieri di Arco, da una verifica dei siti di vendita di biciclette, rilevavano la presenza di altri 2 velocipedi (una da corsa ed una MTB) rubati ad Arco, quindi contattavano l’anonimo inserzionista e riscontrata la presenza della refurtiva procedevano al sequestro restituendo agli aventi diritto i beni e denunciando per ricettazione un giovane rivano di 18 anni.
Lo stesso è stato trovato anche in possesso di un iPhone 6s rubato a Riva del Garda il 16 giugno 2016, ovviamente sequestrato ed anch’esso restituito alla derubata, che utilizzava per i contatti telefonici.