Al via la 18ª edizione del Religion Today Filmfestival

Inaugurato ieri sera con la proiezione del primo film in concorso «East Jerusalem / West Jerusalem»

Un grande inizio per il Religion Today Filmfestival che ha aperto un tutto esaurito per la performance live dell'applauditissima Mira Awad.
Stamattina la special guest del festival si è esibita alla Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto, insieme al coro The Swingirls, diretto da Mirko Vezzani.
Il festival continua stasera con un appuntamento dall'Estremo Oriente e domani con l'arrivo dell'atteso ospite Ori Gruder, regista ebreo ultra-ortodosso del film Sacred Sperm.

Grande successo per l'apertura del Religion Today Filmfestival, che ieri sera ha inaugurato la 18ª edizione con la proiezione del primo film in concorso East Jerusalem / West Jerusalem ma, soprattutto, con l'apprezzatissima performance live di una delle protagoniste del film e special guest di questa edizione del festival, Mira Awad.
Più di 200 persone erano presenti al Teatro San Marco per applaudire l'artista e attivista araba-israeliana che ha ricevuto un caloroso benvenuto dal pubblico trentino.
Presente, insieme a lei, per un momento finale di scambio con il pubblico anche il regista del documentario, Erez Miller, che ha raccontato l'emozionante esperienza di trascorrere otto giorni con  musicisti israeliani e palestinesi, che lavoravano insieme per un progetto musicale che ha rappresentato una luce nel buio della difficile situazione che caratterizza quel territorio.
 
Gli appuntamenti con Mira Awad sono continuati stamattina presso la Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto, dove ha incontrato le scuole e la cittadinanza.
A esibirsi durante la mattinata, realizzata grazie alla collaborazione con il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, l’associazione Pace per Gerusalemme Onlus e la Fondazione Opera Campana dei Caduti, anche il coro The Swingirls, coro giovanile femminile della Scuola Musicale Jan Novák diretto da Mirko Vezzani, con un estratto di «Oltre la guerra... la pace» uno spettacolo per la regia di Michele Comite che raccoglie brani musicali su tutte le guerre «perché – affermano le ragazze del coro –  il Centenario della Grande Guerra, sia momento per una riflessione più ampia, un pretesto per ricordare tutte le guerre e una spinta per la costruzione di un mondo migliore».
I contenuti dello spettacolo proposto dal coro lagarino ricordano molto quelli dei pezzi di Mira Awad e il binomio proposto per questa mattinata di festival ha saputo coinvolgere ed emozionare il pubblico. Subito dopo il concerto, artisti, ospiti e pubblico si sono spostati all'esterno, sulla terrazza di Maria Dolens, la Campana dei Caduti, che con i suoi rintocchi ha concluso la mattinata con un momento di grande suggestione.
 
Oggi è la prima giornata di proiezioni, e stasera il programma prevede il film My Mandala, in collaborazione con il Centro Studi Martino Martini e The Inner Path Festival of Buddhist Film Art and Philosophy di Nuova Delhi, che apre il percorso dedicato ai film dall'Estremo Oriente.
A introdurre la serata il giornalista Simone Casalini. La pellicola, in programma al Teatro San Marco alle ore 20.45 anticipato e seguito dai due corti Mi Vanidad e Namo, racconta la storia di un piccolo criminale che, spacciandosi per monaco tibetano trova ospitalità in una ricca famiglia che ha perso un figlio.
La situazione sembra presto diventare un'occasione di speranza ma il passato del protagonista riprende piede.
 

 
Un'intensa giornata è prevista per domani, domenica 11 ottobre, quando il festival attraverserà alcuni dei percorsi che si intrecciano intorno al tema «Il dubbio e la fede».
I temi della guerra, della memoria, della resistenza saranno ripresi da due proiezioni pomeridiane: «Eclipse», che nel centenario del genocidio rivede la tragedia del popolo armeno, o «Tito's Glasses», nel quale una donna originaria della ex Jugoslavia si confronta con le ferite familiari e collettive di una terra che non esiste più.
Le proiezioni, in collaborazione con il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, l'Osservatorio Balcani e Caucaso e le associazioni Deina e ANPI, inizieranno alle ore 16 e sanno precedute da due cortometraggi, «The Chalk circle e The Infinite Space».
 
La giornata di domenica continua con la sezione «The World on the Move», dedicata al mondo dei migranti, organizzata in collaborazione con il Cinformi e il Dhaka International Film Festival.
Tre i film in programma: «Gas Station, Sexy Shopping e My Bicycle», i primi due italiani, il terzo bengalese.
E proprio in occasione di questa proiezione sarà presente in sala un gruppo di profughi provenienti dal Bangladesh e accolti a Isera.
Nel tardo pomeriggio, in città si tiene anche l'incontro «Women of Faith for Peace», che ha portato a Trento un gruppo di donne di tutto il mondo, impegnate nel dialogo e nella costruzione di una cultura della pace, tra le quali anche la special guest del festival, Mira Awad.
 
C'è grande attesa anche per la serata di domenica, quando a partire dalle ore 20.45 si parlerà, attraverso il linguaggio cinematografico, di sessualità e dei tabù delle religioni.
Per la prima volta al Religion Today Filmfestival un regista ebreo ultraortodosso, Ori Gruder, con il suo film, «Sacred Sperm», documentario che racconta il percorso personale del regista dentro un fondamentale principio dell'ebraismo: «non disperdere il seme».
Nel tentativo di trovare il giusto modo per spiegare il comandamento al figlio, Gruder fa emergere una tra le più delicate questioni della comunità chassidica. Al termine della proiezione è inoltre previsto un momento di dialogo con il regista.
In programma per la serata anche due cortometraggi, Popiah - film che arriva da Singapore che rende omaggio alla famiglia tradizionale che sopravvive all'avvento della modernità - e Lazzaro vieni fuori, corto italiano del regista Lorenzo Caproni che racconta l'attrazione tra don Valter e Claudio, giovane attore gay che irrompe nella vita del prete.
Religion Today Filmfestival conferma l'attenzione a temi di grande attualità, sottolineando la capacità del linguaggio cinematografico di creare un clima di dialogo.
 
Link del programma del festival.