Franco Fiorito è stato condannato a 3 anni e 4 mesi
È stato l’esempio più clamoroso della cattiva gestione dei fondi destinati ai partiti
Riteniamo che tutti ricordino Franco Fiorito, l’ex capogruppo PDL della Regione Lazio che passerà alla storia per aver insegnato come disporre allegramente dei fondi destinati all’attività dei partiti.
Poco o tanto, tutte le regioni italiane hanno avuto dei casi più o meno clamorosi di soldi destinati a tutt’altre cose che non alle spese correnti dei partiti, ma Fiorito è stato il primo e il più vistoso caso di spregiudicatezza amministrativa.
Di fatto ha dimostrato che, pensando che nessuno controllasse le voci di spesa, qualsiasi giustificativo fosse valido per motivare un’uscita di denaro.
Oggi la sentenza del processo che lo ha visto, insieme ad altri coimputati, giudicare per peculato (fondi pubblici spesi per interesse privato).
Il PM aveva chiesto una condanna a 5 anni e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, il che forse era un po’ tanto, ma emblematico per tutti coloro che si fossero sentiti invogliati a compiere le stesse gesta.
Il giudice lo ha condannato invece a 3 anni e quattro mesi, con l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. Ha concordato con la Corte dei Conti la restituzione di un po’ più di un milione di euro.
Riteniamo che in un modo o nell’altro non entrerà più in prigione, ma è stato in carcere dal 2 ottobre 2012 al 27 dicembre, per poi essere trasferito ai domiciliari.
Il giudice ha approvato i patteggiamenti per due della segreteria di Fiorito, Bruno Galassi e Pierluigi Boschi. Per entrambi pene sospendibili con la condizionale: il primo un anno e 5 mesi, il secondo un anno e due mesi.