Sostegno alle zone più colpite dove operano i nostri missionari

Terremoto in Ecuador, la Diocesi di Trento promuove una raccolta fondi

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La Chiesa di Trento in aiuto dei terremotati in Ecuador.
Attraverso Caritas e Centro Missionario, la Diocesi invita alla solidarietà concreta, anche in risposta agli appelli dei missionari trentini che operano nelle zone maggiormente colpite dal sisma del 16 aprile scorso, con almeno settecento morti accertati.
Anche la comunità ecuadoregna presente in Trentino attraverso le realtà diocesane intende sensibilizzare il territorio, per raccogliere fondi da inviare ai missionari presenti in loco e alla stessa Caritas Ecuador per continuare l'opera di sostegno alle popolazioni colpite dal sisma.
Per contribuire alla raccolta fondi, si possono inviare offerte sul C/C Postale 12005393 Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo EU IBAN: IT41 G035 9901 8000 0000 0081237 specificando nella causale: Terremoto Ecuador 2016
 
In Ecuador operano attualmente nove missionari trentini, alcuni nelle zone maggiormente colpite dal sisma e, di fatto, le due province più povere del Paese: Esmeraldas, dove vive la comboniana di Cavedine sr. Elda Merlo e Manabì dove svolgono il loro servizio padre Claudio Zendron, comboniano di Valda, fratel Luciano Rossi, religioso del Cottolengo nativo di Cles e i coniugi missionari laici Mauro e Maria Bleggi di Trento.
C'è necessità di aiuti alimentari, articoli di igiene e pulizia, potabilizzazione acqua e, a breve termine, misure per il recupero materiale, psicologico e spirituale della popolazione.
«Attualmente - conferma fratel Luciano Rossi nella mail inviata pochi giorni fa al Centro missionario diocesano - le cifre ufficiali contano in poco meno di 700 il numero dei morti. Sappiamo bene però che questa è una cifra che potrà solo aumentare perché nei villaggi lontani dalle vie di comunicazione, dove si arriva solo camminando o con animali da soma, nessuno ha notizia di cosa sia successo, anche perché si è in stagione di piogge e le vie di accesso sono ancora più difficoltose del solito.»

Anche padre Claudio Zendron ha scritto alla Diocesi: «Nella mia zona di El Carmen, con la Caritas parrocchiale assisto 140 famiglie che hanno perso la casa, distribuendo alimenti e indumenti. La gente, aiutata dai vicini sta organizzando case di bambú con il tetto di zinco per proteggersi dalle piogge e dal forte sole durante la giornata. Lentamente si sta tornando alla normalità nelle campagne; il grave problema rimane nelle città, dove la popolazione che ha perso tutto deve reinventarsi come iniziare a vivere.»