Mostra unica all'Enoteca di via Carducci, Trento
Espone preziose opere grafiche o oggetti rari di design di artisti italiani del Novecento

L’ Enoteca Grado12 di Trento (via Carducci), che si caratterizza da anni per la scelta di esporre preziose opere grafiche o oggetti rari di design di artisti italiani del Novecento, presenta in questi giorni e fino a metà marzo nella vetrina un vaso raro in vetro di Murano di Tomaso Buzzi, grande architetto del Novecento, da lui chiamato «Alba», composto da «uno strato di lattimo incamiciato da uno di vetro colorato con un'applicazione omogenea di foglia d'oro o pasta di vetro tono su tono».
Il vaso è stato realizzato nel 1933 quando Buzzi era direttore della manifattura di Venini e con Gio Ponti collaboratore della rivista Domus.
I disegni relativi alle opere riportano ricche annotazioni dell'architetto relative agli impasti e alle tecniche vetrarie da utilizzarsi rendendo visibili anche le diverse modifiche operate in corso d'opera... «colori , impasti e dimensioni trovano un'elaborazione altissima e ben caratterizzata per l'eleganza delle forme che si associa alla scelta dei colori e degli spessori».
Per Venini Buzzi predilesse forme sobrie, dai morbidi profili, realizzate in preziosi tessuti con tradizionali tecniche muranesi.
I vetri di quegli anni in turchese opaco con rifiniture in nero e in cristallo (come nel nostro) o in un tono di «laguna» sommersa (Domus luglio 1933 a proposito della Triennale dello stesso anno) mettono in luce, dell'abbondanza ideativa di Buzzi, gli elementi propri della pittura, il senso plastico della misura e della bellezza tattile.
Accanto al vaso di Buzzi sarà esposto un cartone d'artista (un «cielolaguna») di Silvio Lacasella, un vetro di Murano in vetro pesante di Fabio Rossi nei toni del giallo acido e una ceramica di Alvino Bagni degli Anni Cinquanta realizzata per la manifattura Bitossi di Montelupo.
Buon 2012!
Nicola Loizzo, che cura le esposizioni, ricorda inoltre che questo sarà un anno in cui l’Enoteca festeggerà i «nostri tre giovani promettenti e già valenti novantenni» con una mostra ( tutti tre del 1922: Vasco Bendini, Carlo Nangeroni e Guido Strazza...) e con affetto speciale dedicherà un'altra piccola mostra a Sergio Sermidi (marzo-aprile) ad un anno dalla sua scomparsa.