Il Parco canile Arcadia di Rovereto fa scuola in Slovacchia
L’Associazione sta portando avanti un progetto che evidenzi le risposte di stress, adattative e disadattative, ovvero l’eustress (buono) e il distress (cattivo), dei cani
L’ultimo lavoro di studio portato avanti da Arcadia e da alcuni ricercatori universitari (incentrato sui fattori di stress che possono interessare i cani che vivono in ambienti urbani) analizza gli indici di adottabilità e le adozioni responsabili, in particolare le «Differenze fra un canile del nord Italia e il canile di Palermo».
Il lavoro è stato presentato al meeting internazionale dello scorso settembre in Slovacchia.
L’Associazione Arcadia sta portando avanti un progetto volto a mettere in evidenza le risposte di stress, adattative e disadattative, ovvero l’eustress (buono) e il distress (cattivo), dei cani.
Il metodo utilizzato è quello della valutazione di parametri endocrini su campioni di urine e non, prelevati da veterinari comportamentisti accreditati.
«Questo – spiega il presidente Pierluigi Raffo - serve a dimostrare il valore della comunicazione sociale e dell’apprendimento. Oggi, in un contesto altamente urbanizzato dove il cane non può più fare il cane, diventa indispensabile capire quali sono i contributi che nascono dalle dinamiche relazionali tra conspecifici (cane - cane) e quale valore hanno realmente i cosiddetti “cani moderatori” (come cani moderatori e regolatori si intendono quegli animali che hanno corretti apprendimenti sociali e grande capacità comunicativa legata alle esperienze). Va anche indagato se esistano, nell’ambiente considerato, cani moderatori.»
Questi temi vanno affrontati con rigore scientifico anche perché «Si sente parlare in continuazione di puppy class, le classi di socializzazione tra cuccioli, e di classi di socializzazione tra cani adulti. In compenso, non si parla di dinamiche sociali e di modalità di affiliazione presso i vari soggetti coinvolti. Queste sono infatti soggettive e dunque non si può generalizzare quanto si osserva in un gruppo sociale consolidato (gruppo familiare o branco).»
Un discorso che può apparire complesso e che dunque va semplificato: «Si nota quante difficoltà affrontano, nel quotidiano, i cittadini che portano i cani nelle apposite aree a essi destinate dai comuni, dove gli animali si incontrano e interagiscono coi propri simili.»
Questo imponente lavoro dà seguito a quello in parte riassunto in un documento pubblicato col titolo «Adoption preference factors for dogs in a public shelter in the province of Palermo (southern Italy) and comparison with adoption rates of a shelter in northern Italy» (ovvero «Fattori di preferenza di adozione per i cani in un canile in provincia di Palermo e confronto coi tassi di adozione di un canile nel nord Italia») che è stato presentato all’11° meeting internazionale veterinario che si è svolto a Samorin, in Slovacchia.
Il meeting è stato promosso dal Cabi (Centre for Agriculture and Biosciences International).