Riaperta oggi con una solenne inaugurazione la Torre civica
L’edificio sarà visitabile solo con visita guidata e secondo turni prestabiliti: ogni giorno alle ore 10.30, 11.30, 15.30 e 16.30

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Si è svolta questa mattina la cerimonia di restituzione alla fruizione della città e dei turisti della Torre civica che a partire da domani verrà aperta al pubblico in modo permanente con nuove opportunità di visita offerte a residenti e turisti.
Per orari e tariffe consultare il sito del Museo diocesano www.museodiocesanotridentino.it.
L’apertura della Torre e le visite guidate sono state rese possibili grazie alla convenzione siglata tra il Comune di Trento, proprietario dell’edificio, e il Museo Diocesano Tridentino.
L’obiettivo è rendere accessibile con continuità il monumento, rispondendo così alle aspettative delle moltissime persone che chiedono di poter conoscere da vicino la Torre e la sua storia.
Oggi con la prima visita riservata alle autorità – erano presenti infatti il sindaco Franco Ianeselli, l’assessora alla Cultura Elisabetta Bozzarelli, il vescovo Lauro Tisi, il direttore del Museo diocesano Michele Andreaus – si è simbolicamente aperto il portone di accesso ai 45 metri della torre.
Come ha sottolineato il sindaco all’inaugurazione, «Oggi è una giornata davvero importante per la nostra città. Ci riappropriamo infatti non solo di uno spazio e di un monumento, ma di un simbolo iconico che fa parte della nostra identità e della nostra storia.
«C'è poi da aggiungere che l'apertura al pubblico della Torre civica aumenta l'attrattività e il fascino di piazza Duomo, che da oggi può essere ammirata da un punto di vista nuovo, e insieme valorizza il patrimonio culturale e artistico conservato dal Museo diocesano.»
Il meccanismo dell'orologio della Torre della Renga.
«Per tutti questi motivi, sono sicuro che l'apertura ai visitatori della Torre civica avrà un forte richiamo dal punto di vista turistico: perché, come avviene già a Lucca o a Bologna, è impagabile poter salire i gradini della storia per vedere una città dall'alto.
«È un viaggio nel tempo e insieme un cambio di prospettiva che in tanti vorranno sperimentare.»
Quando la torre prese fuoco.
L’Assessora Bozzarelli invece ha rimarcato la stretta sinergia tra Museo diocesano e uffici tecnici comunali spendendo una parola di ringraziamento per ciascuna delle esperte che hanno contribuito con la loro professionalità «ma anche con tanta passione e amore per l’arte e la nostra città» a rendere, com’era doveroso e come avviene in molte altre città d’Italia, fruibile alla visita la più alta torre cittadina.
Il Nettuno visto dalla Torre.