Cooperazione, il nuovo «patto» con i soci approda in assemblea
Più formazione per amministratori e dirigenti, nuovi strumenti per migliorare la partecipazione democratica
Il nuovo «patto» tra i soci della
Federazione Trentina della Cooperazione approderà venerdì in
assemblea, momento di ulteriore confronto prima
dell'approvazione.
Il documento che sarà sottoposto venerdì all'attenzione dei soci è
frutto di un ampio ed approfondito dibattito, sviluppatosi dapprima
all'interno del comitato esecutivo, ed esteso quindi al consiglio
di amministrazione, ai comitati di settore e alle singole
cooperative.
Dopo l'approvazione in assemblea, le linee guida potranno essere
tradotte in proposte operative di modifica dello statuto della
stessa Federazione, da adottare nella successiva assemblea sociale
di giugno 2011.
Le linee guida contengono anche elementi per eventuali modifiche
degli statuti e regolamenti delle associate, le quali però potranno
regolarsi in completa autonomia.
«L'adesione a questo Patto - si legge nella premessa al
documento - è libera e volontaria.»
Certo, si dice in Via Segantini, se l'adesione spontanea non
dovesse essere significativa, si dovrebbe avviare una riflessione
sugli elementi di debolezza strutturale del sistema.
I temi
Un primo gruppo di proposte riguarda il rapporto tra Federazione,
organismi di secondo livello e società di base e gli strumenti per
prevenire le criticità attraverso un uso responsabile
dell'autonomia.
Il secondo è dedicato al tema della formazione e dello sviluppo
delle competenze, culturali, gestionali e tecniche della classe
dirigente del movimento; il terzo gruppo, infine, è dedicato al
tema della partecipazione dei soci e del controllo democratico
della cooperativa.
L'assemblea dei soci è convocata venerdì 11 marzo 2011 alle
ore 14.30 presso la sala della cooperazione in via Segantini a
Trento.