Trafugato a Rovereto il tridente della statua del Nettuno

E' stato stupidamente rubato da ignoti nei giorni scorsi in piazza Battisti

Da qualche giorno la statua del Nettuno in piazza Battisti (o delle Oche) a Rovereto è priva del suo tridente. Pochi cittadini per la verità se ne sono accorti e qualcuno deve avere pensato che il tridente sia stato rimosso per un intervento di restauro o di pulizia.
In realtà, è stato trafugato. Stamattina l'Amministrazione comunale, tramite il responsabile dell'Ufficio gestione patrimonio del Comune, ha sporto formale denuncia contro ignoti per «furto aggravato di un bene di interesse storico-artistico».
 
Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi ed è stato segnalato al Comune da una pattuglia della Polizia locale.
Un giro di verifiche tra gli uffici competenti ha consentito di dissipare ogni dubbio: il manufatto non è stato asportato per una normale manutenzione, ma proprio rubato. Da chi? Non si sa, si attende l'esito delle indagini.
 
Quasi sicuramente, questa almeno l'ipotesi più accreditata al momento, si è trattato di una bravata: il tridente della statua del Nettuno non ha infatti un particolare valore commerciale, quanto piuttosto un valore storico-artistico oltre che rappresentare, agli occhi dei roveretani, parte integrante di un simbolo della città.
Ricordiamo che l'intera fontana del Nettuno è classificata quale «bene di interesse storico-culturale» dalla Sovrintendenza provinciale.
 
La fontana è stata realizzata nel 1736 (oltre trent'anni prima di quella di Trento) dallo scultore Domenico Molin della Val Badia.
E' quindi una delle più antiche fontane di Rovereto.
Dal 1925 si trovava collocata nel Palazzo dell'Annona (che attualmente ospita la Biblioteca Civica, con una facciata su Corso Bettini), poi nel 1976 è stata spostata nell'attuale sede di piazza Battisti, in occasione della prima Mostra dell'Artigianato.