La nuova Porsche Cayenne tra i velivoli storici del Museo Caproni – Di Sandra Matuella

È la prima volta che il Museo ospita un’iniziativa privata, dimostrando che l’abbinata pubblico-privato funziona

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Al Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento, ieri è stato presentato il modello 2015 della Porsche Cayenne, che campeggiava nell’hangar del museo, circondato dagli aeroplani e velivoli storici.
L’evento, organizzato dalla concessionaria Dorigoni Spa, ha richiamato tanti appassionati di tecnologie e motori che con l’occasione hanno visitato anche il museo stesso.
Così, per la prima volta il Museo Caproni ha ospitato un evento privato, e questo è un segno dei tempi, poiché, in tempo di crisi, il sostegno economico che arriva dall’affitto degli spazi museali, contribuisce a sostenere le casse delle istituzioni pubbliche.
Da parte della concessionaria trentina, invece, la scelta di presentare un nuovo modello di un’auto sportiva all’avanguardia tra gli aerei storici, era dovuta essenzialmente a due motivi.
«Innanzi tutto si tratta di una location estremamente suggestiva, – spiega Sabrina Dorigoni. – E poi è una scelta coerente con il prodotto che abbiamo presentato: la Porsche, infatti, è leader internazionale nella ricerca tecnologica e nei motori, esattamente come lo era Caproni con i suoi aerei.»
 

 
Tra gli ospiti della serata, c’erano Lucia Antico di Porsche Italia e tutta la squadra della Dolomiti Energia Trentino – Aquila Basket capitanata a Toto Forray (foto qui sopra), che quest’anno gioca in serie A1, di cui la Dorigoni Spa è fornitore ufficiale e primium sponsor.
A proposito dei tempi di crisi, il signor Dorigoni, titolare della storica concessionaria di Trento, spiega come il settore dei beni di lusso sia, anche in Trentino, in controtendenza rispetto alla crisi.
«La crisi è stata feroce nel 2012, poi ci siamo ripresi nel 2013, – ha detto. – Prima con la Macan e poi con Cayenne, la Porsche è riuscita a rinforzare con una buona tempistica la sua presenza nel settore dei Suv, recuperando così lo spazio perso dalle sportive. Questi Suv non sono vetture sportive in senso classico, ma sono sportivi in termini di prestazioni e dello stile Porsche.
«Per quanto riguarda la Volkswagen, inoltre, c’è stata una contrazione con la crisi, però la si è avvertita meno rispetto ad altre marche, perché il buon equilibrio tra qualità e prezzo ha permesso di reggere l’impatto della crisi.
«In definitiva, quindi, quella del lusso è una nicchia anticiclica, perché ha il coraggio di rinnovarsi e di investire nella ricerca.»
«Quanto al futuro – osserva Dorigoni, – sono ottimista più con la volontà che con la ragione: tutto dipende da quanto tempo ci metterà l’Italia a uscire da questo pantano.
«I dati della disoccupazione sono davvero preoccupanti, anche se in Trentino, si può parlare ancora di un’isola felice, grazie a un’economia basata sul terziario e sul pubblico.»
 
Sandra Matuella – [email protected]