Carlo Dellasega lascia Federazione della Cooperazione Trentina

Dopo 12 anni e mezzo ha concluso a fine anno il suo incarico di direttore generale

Ultime ore di lavoro nel suo ufficio al sesto piano della Federazione Trentina della Cooperazione per il direttore generale Carlo Dellasega, che lascia a fine anno l’incarico ricoperto per 12 anni e mezzo.
Dopo l’assemblea del 10 giugno aveva chiesto al consiglio di amministrazione della Federazione di concludere anticipatamente il suo incarico.
«Una scelta autonoma e personale - aveva scritto - presa per favorire il cambiamento.»
Un percorso professionale tutto interno alla Cooperazione: ha lavorato in Cassa Centrale, Federazione, Cassa Rurale di Fiemme e di nuovo in Federazione, sempre con ruoli di massima responsabilità.
 
In un messaggio di commiato indirizzato agli amministratori e collaboratori delle oltre cinquecento cooperative e società aderenti alla Federazione, Dellasega scrive: «La cooperazione ha un grande passato, ma non è il passato. La cooperazione è il presente e soprattutto il futuro. La cooperazione sarà uno dei cardini della rivincita dell’economia civile, che mette al centro la persona. L’attuale modello economico iperliberista ha abbondantemente mostrato i suoi vistosi limiti. Un vero modello genera equità e distribuisce la ricchezza, crea occupazione, è attento all’ambiente, guarda al bene comune e pensa alle future generazioni. Tutto il contrario di quanto accade.»
Citando Zygmunt Bauman, Dellasega sottolinea nel suo messaggio che «la sfida maggiore nell’era della globalizzazione è agire moralmente in un mondo che va nella direzione opposta. Che significa puntare su responsabilità, relazioni, comprensione, fiducia e solidarietà, ricerca del bene comune.»
Per Carlo Dellasega «la cooperazione crescerà e vincerà soltanto se saprà farlo insieme.»