Riuniti i soci della Cantina La Vis per fare il punto della situazione
Slitta all'autunno la presentazione del progetto di rilancio. Più vicina la «soluzione Pedron»
Un mese fa ci era stato assicurato
che entro il 20 luglio sarebbe stato presentato un piano ai soci
della Cantina sociale La Vis per superare la crisi della
cooperativa che, come si sa, è fortemente indebitata in termini di
capitale per cifre piuttosto importanti.
Non ci risulta tuttavia che oggi il piano sia stato presentato ai
soci, riuniti in assemblea proprio per fare il punto della
situazione.
Alla riunione hanno partecipato oltre 500 Soci, ai quali il neo
presidente Vittorio Brugnara e il direttore Fausto Peratoner hanno
illustrato ai Soci la situazione della Cantina.
Al di là dei dati di bilancio, che presentano l'inevitabile
contrazione delle vendite dovuta alla crisi e la conseguente
impasse finanziaria, i soci sono stati «rassicurati sull'impegno
del Consiglio di Amministrazione al fine di mettere in atto le
azioni più proficue per la base sociale».
Questo almeno è quanto si legge nel comunicato diramato in serata
al termine dell'assemblea.
Non ci è stata confermata la perdita di bilancio di un milione e
mezzo, ma si è tenuto precisare che la presenza del presidente
della Cooperazione trentina Diego Schelfi e dell'Assessore
all'agricoltura Tiziano Mellarini, testimonia l'attiva
collaborazione che esiste tra le istituzioni, e in particolare tra
il sistema vitivinicolo trentino nei confronti della Cooperativa La
Vis.
Schelfi in particolare ha testimoniato «la straordinaria
reputazione di cui gode La Vis, per la qualità dei suoi prodotti e
per il valore del lavoro dei Soci», indicando questi ultimi come il
caposaldo e il punto di partenza per uscire da qualsiasi situazione
di crisi.
Una frase di circostanza, volta a convincere la base che eventuali
interventi specifici potrebbero rendersi necessari a tutto
vantaggio dei soci.
Anche l'Assessore Mellarini ha indicato nell'alta qualità dei
prodotti di La Vis («come di tutto il Trentino») la chiave di volta
per il rilancio del settore vitivinicolo provinciale.
A tal fine Mellarini ha ribadito che la Provincia darà il suo
apporto affinché La Vis torni protagonista e forza attiva del
settore.
L'attenzione degli amministratori di La Vis si concentrerà entro
l'autunno sulle proposte per il riequilibrio finanziario del Gruppo
La-Vis, valorizzando al massimo gli assets attualmente in suo
possesso e intraprendendo una strada condivisa dai Soci e dalle
istituzioni per affrontare la durissima crisi che ha colpito tutto
il sistema vitivinicolo trentino negli ultimi anni, al fine di
riportare il Gruppo in una situazione di redditività
soddisfacente.
A questo punto, tutte le opzioni sono possibili.
Il cambio della presidenza, tuttavia, non risulta essere solo un
atto dovuto per rassicurare soci e istituzioni, ma un cambio di
rotta vero e proprio.
La presentazione di un proprio progetto di rilancio, che come
abbiamo visto slitta a questo autunno, potrebbe dunque essere
orientato al piano Pedron (vedi).