Kosovo: visita del capo di stato maggiore della difesa
In forza presso il contingente italiano ci sono anche gli alpini del 5° Reggimento di Vipiteno comandati dal col. Carlo Cavalli

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Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, ha visitato questa mattina il contingente italiano schierato in Kosovo presso la base di «Villaggio Italia», dove è stato accolto dal Comandante della forza multinazionale KFOR, Generale di Divisione Francesco Paolo Figliuolo (foto in basso) e dal Comandante del Multinational Battle Group West, Colonnello Carlo Cavalli (foto in alto), comandante del 5° Alpini di stanza a Vipiteno.
Nel corso della visita il Capo di SMD è stato aggiornato sull’attuale situazione socio-politica e sullo stato della sicurezza in Kosovo e sul ruolo fondamentale giocato dalla missione della NATO quale partner cruciale nel processo di stabilizzazione della delicata area balcanica.
L’Ammiraglio Binelli Mantelli ha poi incontrato e ringraziato i militari di tutte le Forze Armate italiane presenti nel teatro kosovaro che quotidianamente contribuiscono al mantenimento della pace e della stabilità dell’area, esprimendo parole di apprezzamento per il livello di professionalità, di dedizione e per i risultati di assoluto rilievo ottenuti.
In particolare Il Capo di SMD ha esaminato la situazione dell’area sottolineando che «sebbene quest’area sembri così apparentemente tranquilla, essa è sempre più il crocevia dei numerosi problemi».
«Problemi che riguardano sia l’Est Europa che il Medioriente ed è pertanto importante che tutti voi continuiate a essere vigili ed a garantire le necessarie condizioni di stabilità.
«Grazie per quello che fate e per come lo fate.»
Il Multinational Battle Group West, unità multinazionale a guida italiana che annovera tra i suoi ranghi i contingenti di Austria, Italia, Moldavia e Slovenia, assicura le necessarie condizioni di sicurezza nella propria area di responsabilità, garantendo, tra l’altro, la sicurezza del Monastero di Decane, patrimonio dell’UNESCO per il suo elevato valore culturale, storico e religioso.