Rottamiamo i dirigenti, largo ai giovani – Di Alberto Pattini
Dopo il ringiovanimento della politica, ora toccherà alla classe dirigente con una media di 58 anni, la più vecchia in Ue, al top le banche con 69 anni di media

L’età media della classe dirigente italiana impegnata nelle politica, nell’economia e nella pubblica amministrazione è di 58 anni, la più’ alta tra tutti i Paesi europei.
L'Italia non è un paese per giovani: vecchia e incollata alla poltrona è questa l'impietosa immagine che emerge dall'indagine della Coldiretti in collaborazione con l'Università della Calabria e presentata nel corso dell’Assemblea nazionale dei giovani della Coldiretti.
Dalle ultime elezioni è uscito il Parlamento più giovane della storia repubblicana con una età media di deputati e senatori di 48 anni, la più’ bassa tra i principali Paesi europei e non solo.
L’età media dei deputati è di 45 anni, ben 9 anni più bassa di quella degli onorevoli della passata legislatura, mentre l’età media dei senatori è di 53 anni, 4 anni di meno dei loro colleghi della legislatura predente.
Oggi i parlamentari italiani sono tra i più giovani d’Europa e anche degli Stati Uniti. Un grande e inaspettato ringiovanimento dell’istituzione cardine della nostra democrazia rappresentativa.
Il forte ringiovanimento che ha interessato la classe politica impegnata nelle istituzioni non ha coinvolto i potenti impegnati nelle altre attività, che sono molto più’ anziani rispetto ai partner comunitari.
A conquistare il triste primato dell’anzianità nel momento economicamente più’ difficile per l’Italia dal dopoguerra sono le banche, che hanno una età media degli amministratori delegati e dei presidenti di circa 69 anni, addirittura più’ elevata di quella dei Vescovi italiani in carica.
Seguono da vicino i presidenti dei Tribunali delle città capoluogo di Regione, che hanno in media oltre 65 anni, con 9 casi su 20 che superano i 70 anni e solo 2 presidenti che hanno meno di 50 anni.
A preoccupare particolarmente - secondo la Coldiretti - è anche il mondo della formazione, con i professori universitari italiani che hanno una media di 63 anni, i più anziani del mondo industrializzato.
«Un quarto dei professori ha più di 60 anni contro poco più del 10 per cento in Francia e Spagna e l’8 per cento in Gran Bretagna. Con il record della disoccupazione giovanile la crisi si aggrava perché non si rinnova la classe dirigente italiana e vengono a mancare idee, energie e risorse nuove fondamentali per la crescita del Paese, – afferma il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio. – «la disoccupazione giovanile è uno spreco che l’Italia non può permettersi.»
Sicuramente Matteo Renzi, sindaco di Firenze, ha fatto scuola, ora da più parti si invoca la staffetta generazionale per creare nuovi posti di lavoro giovanile e per contribuire a diminuire la disoccupazione giovanile che ha raggiunto la cifra allarmante del 38,6%.
Chissà se la resistenza dei potenti frenerà questa voglia di rinnovamento, lo vedremo sicuramente a breve, un Parlamento più giovane rispetto al precedente sarà molto più sensibile.
L'economia nelle mani dei più’ vecchi. Top banche con 69 anni
La classe dirigente più’ vecchia d’Italia si trova nel mondo economico, dove il record è fatto segnare dagli istituti di credito, con l’età media dei presidenti e degli amministratori delegati dei principali gruppi bancari italiani che sfiora i 70 anni.
«Pensare che le prospettive di ripresa in campo economico del nostro Paese sono nelle mani di una generazione che dovrebbe essere già da tempo in pensione non ci rassicura, – ricorda il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio. – L’Italia ha bisogno di pensare al futuro secondo prospettive di lungo periodo che troppi potenti non hanno. Il rischio è che ad essere vecchie, ed anche poche, siano soprattutto le idee con le quali si vuole affrontare la crisi.»
«Non è un caso – conclude Sangiorgio – che il credito sia il vero elemento di criticità nelle nostre imprese.»
Il presidente di Ubi Banca ha 82 anni e 81 quello di Intesa San Paolo, ma in generale i consiglieri di amministrazione hanno in media 5 anni in più che nel resto delle banche europee e guadagnano il doppio dei loro colleghi tedeschi.
Il presidente di Banca Intesa San Paolo ricopre la carica da 27 anni e da più di un ventennio diversi altri presidenti e Ceo.
L’età media dei presidenti e degli amministratori delegati delle principali società a partecipazione pubblica sfiora i 62 anni.
Superano l’età pensionabile (65 anni) i presidenti di Ferrovie dello Stato (Lamberto Cardia: 79 anni), Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici (Andrea Monorchio: 74 anni), Cassa Depositi e Prestiti (Franco Bassanini: 73 anni), Expo 2015 (Diana Bracco: 72 anni), Fintecnica (Maurizio Prato: 72 anni), Sace (Giovanni Castellaneta: 71 anni), Sogin (Giancarlo Aragona: 71 anni), Alitalia (Roberto Colannino: 70 anni), Poste Italiane (Giovanni Ialongo: 69 anni), Rai (Anna Maria Tarantola: 68 anni), Finmeccanica (Giuseppe Orsi: 68 anni), Invitalia (Giancarlo Innocenzi Botti: 68 anni). Sopra i 65 anni anche gli amministratori delegati di Gestori servizi energetici (Nando Pasquali: 68 anni), Eni (Paolo Scaroni: 67 anni), Enel (Fulvio Conti: 66 anni).
«La situazione non cambia di molto – prosegue la Coldiretti – nei consigli di amministrazione delle prime 100 società italiane in ordine di capitalizzazione che hanno una età media pari a 62 anni, un valore leggermente più basso di quello che si registra negli Stati Uniti, ma decisamente più alto di quello degli inglesi e dei tedeschi (intorno a 57 anni).»
Più della metà dei consiglieri ha più di 60 anni. La cifra anagrafica non cambia se consideriamo gli altri attori rilevanti della rappresentanza socio-economica.
I segretari regionali dei principali sindacati dei lavoratori – conclude la Coldiretti - hanno in media 56 anni, età solo leggermente inferiore a quella dei presidenti regionali delle organizzazioni di rappresentanza dell’industria e del commercio che è di 58 anni mentre nell’agricoltura, in Coldiretti, l’età media dei presidenti regionali è di 46 anni.
Età media della classe dirigente italiana
ISTITUZIONI | Età |
Governo | 53 |
Senato | 53 |
Camera | 45 |
BANCHE | 69 |
PROFESSORI UNIVERSITARI | 63 |
FORZE ARMATE E DIFESA | 62 |
PRESIDENTI TRIBUNALI CITTA’ CAPOLUOGO DI REGIONE | 66 |
DIRETTORI GENERALI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE | 57 |
DIRIGENTI PARTECIPATE STATALI | 62 |
MANAGER AZIENDE QUOTATE IN BORSA | 56 |
RAPPRESENZANZE IMPRESE INDUSTRIA E COMMERCIO | 58 |
COLDIRETTI | 46 |
SINDACATI DEI LAVORATORI | 56 |
ORDINI PROFESSIONALI | 58 |
CAMERE DI COMMERCIO | 61 |
VESCOVI CHIESA CATTOLICA | 67 |
MEDIA GENERALE | 58 |
Fonte: Elaborazioni Coldiretti/Gruppo 2013
Alberto Pattini
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