Rovereto e Dolnì Dobrouč: un’amicizia lunga un secolo

Grande festa nella città ceka per i 15 anni di gemellaggio con la Città della Quercia

Un'amicizia lunga un secolo, suggellata da 15 anni di gemellaggio: Rovereto e Dolnì Dobrouč, una cittadina nel nord-est della repubblica Ceka, sono molto più vicine di quanto non dica la geografia.
Lo testimonia il rapporto stretto fra le due comunità, che ha radici lontane nel tempo, ma che continua, ogni anno, a rinsaldarsi e a rinnovarsi.
Sabato e domenica scorsi, 21 e 22 giugno, tutto questo ha trovato un'ulteriore conferma in occasione delle celebrazioni che la cittadina ceka ha voluto dedicare al quindicesimo anniversario del gemellaggio con Rovereto, stipulato formalmente il 21 maggio del 1999.

Una festa che ha coinvolto l'intera cittadina e che ha commosso – per la partecipazione popolare, per la passione e l'entusiasmo che l'ha animata – la delegazione roveretana invitata ai festeggiamenti, guidata dal vicesindaco Gianpaolo Daicampi, giunto a Dolnì assieme a una rappresentanza della comunità di Marco, la principale protagonista del gemellaggio e del rapporto di amicizia con Dolnì.
 
«Sono state due giornate ricche di celebrazioni, discorsi ufficiali e ricordi» commenta il vicesindaco Daicampi «ma anche e soprattutto di tanta, tantissima emozione. In particolare, in occasione dell'inaugurazione di una mostra fotografica che ricorda la tragica occasione in cui tutto questo è partito, il trasferimento in massa di famiglie marcoline durante la Prima guerra mondiale con destinazione Boemia. Prima di allora nessuno sapeva nemmeno che esistesse una città chiamata Dolnì. Da quel momento anche la storia della nostro comunità è cambiata. Oggi possiamo ben dire che un pezzo di cuore di Rovereto batte anche qui, in questa parte della Repubblica Ceka.»
«L'aspetto più importante di questo gemellaggio – afferma ancora Daicampi – è il fatto che tra le due comunità non c'è formalità, il legame è fraterno e autentico ed è proprio questo il valore inestimabile che caratterizza questo rapporto.»
 
Dopo l'inaugurazione della mostra fotografica nel giorno di sabato, la domenica è stata dedicata a una visita al territorio e alle celebrazioni ufficiali dei quindici anni di gemellaggio, con i discorsi dei rappresentanti istituzionali delle due città.
«Qui oggi si respira aria di Europa, ma non quella delle banche, delle istituzioni centrali o delle grandi economie. Bensì quell'Europa che si sente unita a partire dalle piccole comunità di cui è composta, l'Europa dei popoli, della gente comune, che è stata protagonista di una storia comune» ha affermato il vicesindaco di Rovereto, Daicampi.
La giornata si è poi conclusa con i festeggiamenti nel campo sportivo di Dolnì.
 
 Il gemellaggio
Grande protagonista del gemellaggio tra queste due piccole comunità europee è la comunità di Marco.
Ottantacinque anni fa, infatti, 15 famiglie marcoline hanno trascorso a Dolnì quattro anni da «profughi», dal maggio 1915 al gennaio 1919.
Marco si trovava sulla linea del fronte: le autorità austro-ungariche obbligarono la piccola comunità a trasferirsi in Boemia, luogo interno ritenuto al sicuro dai pericoli di guerra.
Gli anni dell'esilio furono anni di povertà e di avversità: gli uomini a lavorare al rifacimento degli argini del fiume Tichà Orlici e presso le cave, le donne e le ragazze in due fabbriche tessili.
Le famiglie di Marco, per un totale di 73 persone, alloggiavano in baracche vicine al ruscello che tutt'oggi scorre accanto alla città.
Secondo documenti raccolti negli anni successivi, negli anni di questo «esilio» morirono cinque persone, mentre altre tre proprio qui videro la luce.
Dopo questi avvenimenti si è creato tra le due comunità un sentimento molto forte, che dal 1987 viene portato avanti dai marcolini che si recano periodicamente a visitare quei luoghi legati ai loro cari.
Il 21 maggio 1999 si è così formalizzato il gemellaggio tra il Comune di Rovereto e Dolnì Dobrouc, iniziativa portata a termine grazie a Leo Setti, segretario dell'Associazione Pensionati e Anziani di Marco, e all'allora vicesindaco del comune ceko, l'ingegnere Vlastimil Mlynàr.