I libri storici della settimana
Storia fotografica della Grande Guerra - Cofanetto 5 Volumi - A cura di Manuel Galbiati - Nordpress Edizioni - Pagine: 1016 illustrate - Formato: 15 x 21 - Prima edizione: 2008

Dall'attentato di
Sarajevo al IV Novembre, la storia della Grande Guerra anno per
anno in cinque volumi. Oltre mille pagine con più di 900 fotografie
per raccontare il conflitto sui fronti italiani ed
europei.
Il 28 giugno 1914 Sarajevo fu il teatro dell'uccisione
dell'Arciduca Francesco Ferdinando, ma l'episodio rappresentò solo
un formale pretesto per scatenare la guerra sui Balcani: l'Austria
aveva da tempo programmato l'invasione della Bosnia e della Serbia;
aspettava solo di avere un valido casus belli.
Il 29 luglio, dopo meno di ventiquattro ore dalla scadenza
dell'ultimatum, un contingente dell'esercito regolare austriaco
aveva passato il confine e Belgrado veniva bombardata.
Volendo dar credito a ciò che è si è scoperto, dopo molti anni,
negli archivi austriaci, a Vienna sapevano con precisione anche
quando sarebbe stato ucciso l'Arciduca.
Il 24 maggio 1915 l'Italia dichiara guerra all'Austria-Ungheria e
lo stesso giorno il Generale Cadorna muove le sue armate, ma l'idea
di Cadorna di invadere e occupare rapidamente i territori di
confine si scontra presto con le cattive condizioni dell'esercito,
carente di uomini, armi, munizioni e strategie.
Il morale dei giovani ufficiali, invece, era alle stelle: andavano
alla guerra con l'entusiasmo e gli ideali patriottici che avevano
fatto seguito alle battaglie risorgimentali e alle imprese
garibaldine.
Scrive Giani Stuparich nel suo diario: «C'è in tutti una tensione
esasperata, tutti sono impazienti di percorrere presto la pianura,
con la baldanza e la facilità con cui si è già passato l'Isonzo
[...] Il più è fatto [...]. L'ha compiuto oggi la nostra compagnia
e c'è stato un morto solo e un ferito. Ora bisogna superare la
pianura e varcare l'altipiano, per essere in quindi giorni a
Trieste...».
L'Isonzo invece fu teatro di ben diciassette battaglie e i morti
diventarono seicentomila...
Sui fronti europei il 1916 è caratterizzato dalla battaglia di
Verdun alla quale presero parte un milione di soldati francesi e
tedeschi.
I comandi francesi erano convinti che la caduta della città avrebbe
spianato la strada per Parigi al principe ereditario Federico
Guglielmo, figlio del Kaiser, comandante della 5ª Armata tedesca,
perciò la difesero a oltranza trasformando la città della Lorena in
una bolgia dantesca: in quasi nove mesi di combattimenti morirono
300.000 uomini, quasi uno al minuto!
Alla fine di questo inferno il fronte si spostò solo di
qualche chilometro.