TIS: «Siamo responsabili del cambio di mentalità»
Dopo 5 anni di lavoro di rete, il bilancio è decisamente positivo: vale la pena leggerlo

Da dieci anni in Alto Adige esistono i Cluster. Da cinque anni il TIS innovation park coordina la gestione di queste reti d’imprese.
L’obiettivo dei Cluster è di rendere più competitive e innovative le imprese coinvolte attraverso la cooperazione.
Ma quali sono i settori dell’Alto Adige in cui si fa networking e, soprattutto, quante sono le imprese che lo fanno?
Le cooperazioni di imprese possono avere successo? Il TIS innovation park tira le somme.
Attualmente al TIS innovation park ci sono sei Cluster, due reti di eccellenza e trenta gruppi di lavoro tecnici. In queste reti collaborano in totale circa 600 imprese altoatesine.
Per quanto questi numeri possano essere impressionanti, il percorso è stato lungo e difficile e non è ancora finito.
«Questo perché le sfide maggiori che si devono affrontare mettendo in rete le imprese» spiega il direttore del TIS Hubert Hofer «non consistono nel trovare temi o progetti. La sfida più grande è sempre quella di creare un clima di fiducia tra i partner della collaborazione – e per fare questo ci vogliono soprattutto due cose: tempo e pazienza».
Cluster
I Cluster sono reti di imprese di una specifica area geografica lungo una comune catena del valore. Al TIS ci sono i Cluster Alimentaris (alimenti), Alpine Wellbeing (benessere), Edilizia, Legno & Tecnica, sports & winterTECH e Protezione Civile & Sicurezza Alpina.
I Cluster Edilizia e Legno sono stati creati già nel 2002; il Cluster nel settore IT è nato dopo, ma ha dovuto cessare la sua attività già dopo alcuni mesi poiché le imprese iscritte non sono riuscite a trovare una base di lavoro comune.
Gli altri Cluster sono nati tra il 2007 e il 2011, quindi nell’arco di tempo in cui il TIS innovation park ha ereditato la responsabilità delle attività dei Cluster e del networking in Alto Adige dal Cluster Alpine Network (CAN).
«Nell’anno 2002 i Cluster erano voluti a livello politico, tuttavia la disponibilità delle imprese ad organizzarsi in reti di imprese non era altrettanto marcata», racconta il direttore del TIS Hubert Hofer.
Oggi però la situazione è decisamente cambiata: «Nel creare gli ultimi due Cluster abbiamo innanzitutto sondato i bisogni nelle imprese e appurato il loro interesse a partecipare a un Cluster» continua Hofer.
Il risultato: al Cluster Alpine Wellbeing, creato nel 2010, hanno aderito nei primi due mesi di vita oltre 30 imprese e nel 2011 il Cluster Protezione Civile & Sicurezza Alpina ha avuto un avvio simile.
I numeri
I numeri dei membri del Cluster sono in continuo aumento oppure sono stabili da diversi anni. I successi del lavoro dei Cluster emergono soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di prodotto, dove è particolarmente attivo il settore alimentare.
Un importante sviluppo di prodotto accompagnato dal Cluster Alimentaris è stato ad esempio quello della barretta biologica alla mela «Quick».
La barretta è stata portata sul mercato nel 2011 da Pur Südtirol e dal panificio Eisenstecken e dalla sua immissione sul mercato se ne sono venduti oltre 30.000 esemplari.
Un altro prodotto interessante sviluppato con l’aiuto del TIS è il pane a base di grano regionale (pane «Regiograno») che può essere acquistato in 40 panifici dell’Alto Adige.
Bisogna invece ringraziare il Cluster Legno & Tecnica se anche nel 2012 sono state vendute le travi altoatesine «Uso Fiume»/«Uso Trieste».
Il Cluster ha provveduto a rendere disponibili in tempo le certificazioni obbligatorie in accordo con i regolamenti europei, garantendo così alle dieci imprese dell’Alto Adige produttrici di queste travi di legno la vendita dei loro prodotti e il conseguente fatturato annuo di 2,5 milioni di Euro.
«Negli ultimi cinque anni i nostri Cluster hanno accompagnato un totale di 80 processi di sviluppo di prodotto», racconta il direttore del TIS Hubert Hofer e aggiunge: «Nel frattempo in Alto Adige si è diffusa una buona cultura della rete. Inoltre siamo riusciti a far vedere che soprattutto le piccole imprese fanno bene a non chiudersi a riccio e ad aprire verso l’esterno i loro processi. Dove 10 anni fa dominava ancora la paura che le idee venissero rubate o copiate, oggi in quasi tutti i settori di punta dell’Alto Adige si è affermata l’idea che il pluralismo nella ricerca delle idee e nello sviluppo di prodotti rappresenti un vantaggio e questo cambio di mentalità è sicuramente uno dei maggiori successi di cui siamo responsabili».
Gruppi di lavoro
I Cluster intensificano dunque la collaborazione tra i singoli settori.
Tuttavia nello sviluppo di nuovi prodotti si presentano di continuo problematiche specifiche che riguardano soltanto una parte delle imprese del Cluster.
Per questo quasi 30 gruppi di lavoro all’interno del TIS si occupano della risoluzione di problematiche tecniche e specifiche, ovvero delle piccole «commissioni specializzate».
Al TIS innovation park un gruppo di lavoro è un’unione volontaria di imprese, ricercatori ed esperti, che vengono coordinati dai collaboratori del TIS.
Nei gruppi di lavoro si cercano soluzioni innovative per problematiche specifiche che spesso vengono poi anche trovate.
I gruppi di lavoro più importanti nel TIS sono il gruppo di lavoro sulle facciate degli edifici, quello sul solare termico, quello sui pellets, quello sui bagni d’acqua & fieno e molti altri.
«I gruppi di lavoro del TIS sono una componente relativamente nuova della metodica TIS», spiega il Direttore Hubert Hofer.
«Lavoriamo con questo sistema dal 2009 e finora abbiamo fatto delle ottime esperienze, - afferma Hofer. - Ad esempio per quanto riguarda le facciate per edifici, nell’ambito del progetto Innovation School grazie allo scambio di idee tra imprese del settore dell’edilizia e studenti universitari di tutta l’Italia sono stati sviluppati in pochi mesi quattro prototipi di facciate per edifici che affascinano per aver integrato brillantemente le energie rinnovabili.
«I risultati positivi nati dai gruppi di lavoro si diffondono. In particolare le piccole e le medie imprese dell’Alto Adige sono sempre più integrate nelle diverse reti», sintetizza Hubert Hofer.
Reti di eccellenza
Il TIS non mette in rete le aziende altoatesine solo attraverso i Cluster o i gruppi di lavoro. Nella rete di eccellenza «Leaders», il TIS ha riunito circa 20 imprese dando vita a una collaborazione intersettoriale.
«Qui abbiamo portato i promotori dell’innovazione dell’Alto Adige intorno allo stesso tavolo», spiega Hofer. «Con la loro collaborazione queste imprese generano un vortice di innovazione nel quale coinvolgono poi a medio termine anche le piccole imprese» conclude Hofer.
La seconda rete di eccellenza del TIS è la piattaforma di esperti «ProNeve» che elabora nuovi metodi per rendere la produzione di neve tecnica più efficiente e sostenibile.
«L’Alto Adige collabora in rete», sintetizza il Direttore del TIS Hubert Hofer.
«Naturalmente dobbiamo coinvolgere ancora più imprese e naturalmente si devono promuovere la collaborazione tra le imprese e i successi che ne derivano per motivare le altre imprese. Tuttavia negli ultimi dieci anni siamo riusciti senza dubbio a dare avvio a una cultura della rete, ma il risultato più importante che abbiamo raggiunto è stato il riconoscimento da parte degli stessi imprenditori dei vantaggi offerti della collaborazione che li ha portati a credere nel networking in tutto il territorio: molte imprese dell’Alto Adige hanno compreso che si tratta di un metodo semplice e a prova di crisi per sviluppare nuovi prodotti e processi da immettere sul mercato», conclude Hofer.