Alghero e San Michele «sposi» – Di Giuseppe Casagrande
Avviato l'iter burocratico che, nella prossima primavera, porterà alla firma del gemellaggio tra i due comuni del Trentino e della Sardegna. Gastronomia e non solo
Il gemellaggio enogastronomico tra Alghero e San Michele all'Adige.
All'insegna dello slogan «A tavola si diventa amici» nei giorni scorsi le amministrazioni comunali di Alghero (Sassari) e San Michele all'Adige (Trento) hanno avviato l'inter burocratico che nella prossima primavera porterà alla firma del gemellaggio tra i due comuni. Lo hanno dichiarato nel corso di una conferenza stampa i rappresentanti dei due comuni che si sono incontrati a Casa Gioiosa (Alghero), sede istituzionale del Parco Naturale Regionale di Porto Conte che comprende l'area marina protetta di Capo Caccia, l'oasi faunistica delle Prigionette e la Grotta marina di Nettuno.
Artefice dell'incontro Marinella Argentieri, responsabile dei «Ristoranti Regionali Cucina Doc», associazione fondata 50 anni fa da Roberto Maggiano che, pioniere, capì l'importanza dell'enogastronomia nell'offerta turistica del BelPaese.
Da allora l'Associazione che conta un cospicuo numero di ristoratori, albergatori, imprenditori e manager del pianeta food & wine ha promosso incontri con operatori del settore per favorire lo scambio delle conoscenze professionali e per porre l'attenzione della stampa quotidiana e di settore sulle località turistiche che ospitano i convegni. Otto sono le regioni coinvolte. Il Trentino è rappresentato dai ristoranti «Da Pino» di San Michele all'Adige, dal Ristorante «Due Mori» di Trento, dall'Hotel «Sartori'S» di Lavis, dall'Hotel «Pippo» di Terzolas e dal Ristorante Albergo «Maggiorina» di Bezzecca Val di Ledro. Presidente emerito è il perugino Angelo Valentini, enologo, accademico della cucina, brillante conferenziere nonchè tra i massimi esperti di aceto balsamico. Soci sostenitori sono Mario Pojer e Fiorentino Sandri (Faedo), Roberto Zeni (San Michele all'Adige) e la famiglia Lunelli della maison spumantistica Ferrari.
Marinella Argentieri, Alessandro Cocco, la sindaca Clelia Sandri e Raimondo Tilocca.
Una reciproca valorizzazione dell'offerta turistica, culturale e gastronomica
La svolta dell'Associazione porta la data del 1982 quando l'Associazione, da sempre supportata dagli Enti preposti al Turismo, approda ad Alghero ed incontra Franco Serio direttore per 42 anni dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo. Un funzionario lungimirante che approva e condivide la «mission» dell'associazione. Da allora e per tutto il suo mandato, Alghero ospita annualmente un convegno di Ristoranti Regionali con temi che spaziano dal modello alimentare mediterraneo al ruolo dell'enogastronomia nella cultura dei luoghi.
L'incontro tra le delegazioni. In primo piano l'assessore al turismo Alessandro Cocco.
All'Hotel Corte Rosada di Alghero l'incontro tra le amministrazioni comunali
Nei giorni scorsi l'Associazione Ristoranti Regionali si è ritrovata all'Hotel Corte Rosada di Alghero, il 4 stelle lusso che si affaccia sulla baia di Porto Conte, per avviare l'iter burocratico che, nella prossima primavera, sarà ufficialmente sancito con la firma del gemellaggio tra le amministrazioni comunali di Alghero e di San Michele all'Adige. All'incontro erano presenti la sindaca di San Michele all'Adige Clelia Sandri e il sindaco di Alghero Mario Conoci con le rispettive delegazioni.
La finalità - è stato ribadito - è promuovere un patto di amicizia per la reciproca valorizzazione dell'offerta turistica, culturale ed enogastronomica dei due territori.
Due eccellenze per il turismo rispettivamente montano e marino, custodi di patrimoni artistici e tradizioni anche linguistiche (Alghero è terra sarda di forte impronta catalana: lo dice il nome stesso Alguer) e religiose con il santo patrono San Michele che protegge entrambe le città. L'associazione ha dedicato questa importante iniziativa alla memoria di Roberto Maggiano suo fondatore e a Franco Serio che ha sostenuto, per molti anni ad Alghero, l'attività dei Ristoranti Regionali.
Raimondo Tilocca, Danilo Moresco e il sindaco di Alghero Mario Conoci.
L'evento suggellato a tavola con i piatti e i vini sardi e trentini
L'incontro è stato suggellato a tavola con una cena approntata e interpretata dagli executive chef Giorgio Bardi («Corte Rosada») per la Sardegna e Giuseppe Prencipe (Ristorante «Da Pino») per il Trentino, cena abbinata a vini sardi e trentini. Il convivio si è aperto con le bollicine «Akènta» Vermentino di Sardegna Doc millesimato della Cantina Santa Maria La Palma di Alghero. Un brindisi che ha voluto essere di buon auspicio per la firma del gemellaggio («Akènta» è l'acronimo dell'augurio sardo «A chent'annos»).
Quel carpaccio di capriolo e salmerino con il Pinot Nero Rosato di Roberto Zeni
Il via alle danze - e non poteva essere altrimenti - è stato salutato dai tradizionali «amuse bouche» della cucina sarda. Fantastica, in particolare, la «Capesanta alla plancia con caviale e salsa al Vermentino». Dal mare alla montagna il Trentino ha risposto con un «Carpaccio di capriolo, salmerino alpino, carbone vegetale, mousse di mela Golden e noci del Bleggio» che hanno conferito croccantezza al piatto. Un piatto da standing ovation abbinato al Pinot Nero Rosato «Broili» Bio IGT dell'Azienda Agricola Roberto Zeni di San Michele all'Adige.
Un vino che ha offerto il destro alla delegazione trentina per parlare dei vini ed in particolare dello storico Istituto Agrario di San Michele all'Adige, oggi Fondazione Edmund Mach, che proprio l'anno prossimo festeggerà i 150 anni di fondazione.
Anna Moroni premia gli chef Giorgio Bardi e Giuseppe Prencipe (Ristorante Da Pino).
La mitica «fregula» sarda con i porcini e il vino speziato dell'Isola dei Nuraghi
Breve pausa ed ecco arrivare i sapori tradizionali della Sardegna la mitica fregula (pasta artigianale di semola di grano duro) con i porcini del Montiferru, l'armidda (timo selvatico) e il vino speziato, piatto abbinato al Kressia Isola dei Nuraghi Cagnulari IGT ananta 2022 dei Poderi Parpinello di Janna de Mare (Alghero). Un vitigno a bacca rossa di origine spagnola diffuso nell'Algherese in seguito alla dominazione aragonese del 1.600. Di colore rosso intenso, profumi speziati e balsamici, tannini delicati, di buona struttura, è ideale per accompagnare (in gioventù) i primi piatti sardi e, dopo alcuni anni di stagionatura, le carni e il porceddu allo spiedo.
Capasanta alla plancia con caviale. A destra carpaccio di capriolo e salmerino alpino.
La guancetta di vitello con polenta di Storo e il Rosso Faye Pojer&Sandri
Nuovo intermezzo con gli interventi del sindaco di Alghero Mario Conoci e di San Michle all'Adige Clelia Sandri e poi rieccoci in Trentino con la spettacolare «Guancetta di vitello brasata al Rosso Faye con polenta di Storo» proposta da Giuseppe Prencipe, chef del Ristorante «Da Pino». Un piatto abbinato al Rosso Faye annata 2012 di Pojer&Sandri, un blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Lagrein. Una scommessa enologica vinta e commentata magistralmente da Fiorentino Sandri che, ancora una volta, ha stupito i convitati.
Colore rosso rubino intenso, dai riflessi violacei, questo vino ricorda gli aromi tipici del lampone, della mora, delle ciliegie, delle prugne, aromi accompagnati da sentori di pepe, cannella, liquirizia. Un vino elegante, sontuoso che, vista la longevità, merita l'inchino. Splendida altresì l’etichetta con la famosa lepre disegnata da Albrecht Dürer, il pittore tedesco che nel 1494, diretto in Italia, attraversò la Valle di Cembra.
Chiusura in dolcezza con il Menjar blanc con nyangbo 68% all'olio extra vergine di oliva di Bosana, abbinato ad un altro grande vino di Pojer & Sandri, il Merlino, vino rosso fortificato che nasce dal mosto di uve Lagrein con l'aggiunta del Brandy della casa. Un vino che, a conclusione del convivio, ha saputo unire in maniera mirabile i profumi e i sapori della Sardegna e del Trentino.
Fregula con i porcini. A destra la guancetta di vitello brasata con polenta di Storo.
Madrina della serata la lady chef Anna Moroni de «La Prova del Cuoco»
Madrina della serata Anna Moroni, resa celebre dalla trasmissione televisiva la «Prova del Cuoco», che ha dichiarato il suo amore per Alghero. Angelo Valentini, presidente onorario dei Ristoranti Regionali ha affascinato il pubblico con i suoi interventi, Giovanni Fancello, scrittore e storico della cucina sarda, ha parlato di Alghero e delle sue bellezze, Danilo Moresco, vicepresidente dei Ristoranti Regionali ha descritto i piatti presentati dal suo storico chef Giuseppe Prencipe, mentre Giuseppe Casagrande, decano dei giornalisti enogastronomici, ha commentato le specialità gastronomiche del Trentino.
Il dessert, Menjar Blanc con cioccolato Nyangbo 68 percento Valrhona all'olio di Bosana.
Il tour al Parco naturale di Porto Conte, ai Nuraghi e alle tenute Sella&Mosca
Per essere fedele alla sua politica Marinella Argentieri, nume tutelare dei Ristoranti Regionali, con il patrocinio del Comune di Alghero, del Parco Naturale Regionale di Porto Conte e dell'Area Marina Protetta di Capo Caccia Isola Piana, ha condotto gli ospiti alla conoscenza delle bellezze naturali, del patrimonio culturale e della produzione vinicola del territorio.
Lungo l'itinerario per aggiungere Casa Gioiosa, sede istituzionale del Parco di Porto Conte, dove si è tenuta la conferenza stampa introdotta da Alessandro Cocco, assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Alghero, la delegazione trentina ha potuto ammirare il golfo di Porto Conte e Capo Caccia.
Affascinante, altresì, l'escursione al Nuraghe di Palmavera e alla necropoli di Anghelu Ruju dove è custodita la preistorica civiltà nuragica, mentre la visita guidata alle Tenute Sella e Mosca ha evidenziato l'eccellente produzione enologica di Alghero. L'ospitalità dell'Hotel Corte Rosada, splendido quattro stelle sul mare, con il suo personale ospitale e qualificato, il clima ancora estivo di ottobre, ma soprattutto l'atmosfera di amicizia, hanno reso piacevole la permanenza degli ospiti giunti da diverse regioni d'Italia.
In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande - [email protected]