Fondo straordinario per le cantine in difficoltà
A tale scopo il finanziamento di 2,9 milioni di euro va alla Cooperfidi
Per sostenere le imprese
vitivinicole in difficoltà la Provincia interverrà con un fondo
«straordinario» di 2.900.000 euro destinato a far fronte alle
esigenze creditizie delle società cooperative e delle aziende
agricole dei vignaioli.
Il fondo, costituito presso Cooperfidi, consentirà alle cantine di
chiedere alle banche finanziamenti garantiti per un importo massimo
di 32.500.000 euro: di questi 22.500.000 euro riguardano 15 imprese
cooperative del settore che potranno beneficiare di un abbattimento
dell'onere finanziario dei mutui e di copertura mediamente del 50 %
delle garanzie prestate per circa 2.150.000 euro; i rimanenti
750.000 euro verranno utilizzati per la concessione di garanzie al
100 % prestate da Cooperfidi per l'accensione di mutui per
complessivi 10 milioni di euro da parte di un centinaio di aziende
vitivinicole.
Gli interventi del fondo - si legge nella delibera firmata dal
presidente Lorenzo Dellai e approvata stamane dalla Giunta
provinciale - vanno in favore sia delle aziende agricole che
imprese cooperative che presentino un idoneo progetto di
ristrutturazione finanziaria approvato dalla banca presso cui viene
acceso il mutuo.
Il fondo è destinato, in particolare, a fornire garanzie a mutui di
durata non superiore agli 8 anni, e/o ad abbattere il tasso
d'interesse dei mutui stessi.
L'intervento agevolativo - sul quale si è espressa favorevolmente
la seconda Commissione permanente del Consiglio provinciale - sarà
concesso a titolo di aiuto di importanza minore («de minimis»).
L'entità del mutuo accordato non potrà eccedere il 40 %
dell'indebitamento netto (calcolato come differenza tra debiti a
breve e crediti) risultante dall'ultimo bilancio e comunque nel
limite massimo di 2 milioni di euro.
La percentuale massima di copertura del rischio da parte del fondo
è fissata nell'80 per cento del mutuo accordato.
Cooperfidi, inoltre, potrà accordare un abbattimento del livello di
onerosità dei mutui fino ad un massimo di 1,50 punti
percentuali.