Il futuro del Garda Trentino è già cominciato

A Riva del Garda il dibattito su prospettive e strategie di una delle più importanti mete del turismo internazionale


Roberta Maraschin, Marco Benedetti, Alberto Faustini, Linda Osti, Roberto Failoni e Francesca Musolino. 
Foto Galas-Garda Trentino.

 
Come sarà, come vuole essere tra dieci o venti anni il Garda Trentino, oggi una delle più ambite mete internazionali, autentica locomotiva dell’offerta turistica del Trentino nel mondo?
«Costruiamo insieme il nostro futuro» era l’impegnativo titolo del confronto pubblico che Garda Trentino S.p.A. ha organizzato ieri 23 novembre al Palazzo dei Congressi di Riva del Garda.
La nuova sfida di una delle destinazioni turistiche più amate consiste nel chiedersi quali siano le aspettative del visitatore, ma dando pari attenzione alle aspettative dei residenti.
Ne è scaturito un dibattito molto stimolante, moderato dal direttore de L’Adige Alberto Faustini.
 
«Siamo un territorio con 45 mila abitanti che ogni stagione assorbe quasi 900.000 arrivi e oltre tre milioni e mezzo di presenze – ha spiegato Marco Benedetti, Presidente di Garda Trentino S.p.A. – giusto che qualsiasi piano strategico riguardante il futuro sia partecipato, ma tenendo in massima considerazione la sostenibilità ambientale, economica e sociale.
«I numeri che abbiamo sono più che sufficienti, bisogna badare alla qualità, a migliorare le infrastrutture.»
Come raggiungere questi obbiettivi ha a che fare con la parte intangibile della vacanza, sull’esperienza sensoriale che riguarda corpo, mente, spirito.
«Bisogna mettersi al riparo dal rischio di eccesso di successo – ha spiegato Linda Osti, Docente della Facoltà di Economia dell’Università di Bolzano – e concentrarsi su ciò che possa rendere memorabile una vacanza. Ispirarsi ad un comportamento green è la strada maestra per tutti, l’esperienza in un luogo come questo deve rivitalizzare creando il desiderio di poterci tornare: il senso di una vacanza è un aspetto molto soggettivo.
«Bisogna lavorare sulla riduzione costante dell’inquinamento, anche quello luminoso: persino il buio di un cielo stellato può diventare un momento speciale.»
 
«Sappiamo di essere una realtà importante – ha spiegato Roberta Maraschin, Direttore di Garda Trentino S.p.A. – il turismo oggi è un insieme di tante cose diverse che noi abbiamo a disposizione e che dobbiamo valorizzare.
«Il Garda Trentino ha consolidato una serie di tematiche che partono dall’outdoor ma che si sono estese alla cultura, all’enogastronomia, allungando la stagione. Il gioco di squadra è e sarà determinante per affermare una qualità diffusa. Il bello viene adesso.»
Roberto Failoni (Assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo della Provincia di Trento) ha spiegato: «Non serve io ribadisca che questa è, numeri alla mano, l’area più importante del Trentino, alla quale la Provincia guarda con grande attenzione dialogando per capire quali siano le priorità: oggi il territorio ci indica la ciclabile del Garda come primo obbiettivo.
«La Provincia punta a realizzare ciò che serve nel più breve tempo possibile e nel frattempo dotandosi di strumenti molto avanzati per leggere e comprendere meglio, anche attraverso i social media, cosa il turista desideri.»
 
Francesca Musolino (Presidente dell’Associazione Culturale Il Buco) ha portato nel dibattito il punto di vista dei giovani residenti: «Il turista va considerato un residente temporaneo.
«Il tema del turismo riguarda tutti nella misura in cui rappresenta una grande opportunità anche per i residenti.
«Istituire un galateo dell’accoglienza è sicuramente una buona idea per aumentare la socialità e far capire meglio al visitatore chi siamo noi del luogo.»
L’esame delle strategie future del territorio rispetto ai turisti ed ai residenti ha puntualmente portato in evidenza un tema caldo che riguarda entrambe i fronti, quello delle seconde case oggi diventate un’offerta alternativa all’ospitalità tradizionale.
«Per quello che sappiamo – ha argomentato Roberta Maraschin – al momento il fenomeno riguarda 930 alloggi per complessivi 3.702 posti letto, ma potrebbero essere molti di più. Serve una regolamentazione più rigida per tenere sotto osservazione gli standard di qualità.»
 
Al riguardo l’Assessore provinciale Failoni ha aggiunto: «È un fenomeno esteso, l’applicazione di un codice identificativo è la strada che abbiamo scelto a salvaguardia del turista: i furbi non avranno spazio.»
«Sempre più – ha concluso Marco Benedetti – diventeremo un’azienda per la promozione del territorio, lavorando sul prodotto, sulla formazione e sulla manutenzione delle nostre infrastrutture.»
Un impegno che in realtà Garda Trentino spa ha già intrapreso da tempo.
Il futuro è proprio questo, ed è già qui.