«Lavoro agile», via libera alla sottoscrizione dell'accordo

Il documento della Provincia autonoma di Trento riguarda le modalità di smart working per il personale delle Autonomie Locali

La Giunta provinciale, con un provvedimento a firma del presidente, ha autorizzato l’APRaN alla sottoscrizione definitiva dell’ipotesi di accordo, siglata con le Organizzazioni sindacali lo scorso 29 giugno, per la disciplina del lavoro agile per il personale del Comparto Autonomie locali – area non dirigenziale.
Il presidente della Provincia ha spiegato che, contestualmente, sono state approvate le prime misure organizzative e la programmazione delle azioni, i criteri e le modalità applicative per la messa in atto del Piano strategico per la promozione del lavoro agile, denominato «Dal lavoro agile al distretto Trentino intelligente», in linea con le indicazioni formulate dalla Giunta nel 2021, in occasione dell'approvazione del Piano strategico di legislatura per la promozione del lavoro agile presso i datori di lavoro pubblici e privati del territorio.
 
L'ipotesi di accordo prevede l'individuazione delle condizioni valutabili in via prioritaria da parte dell'amministrazione per l'accesso al lavoro agile da parte dei dipendenti e della quantificazione delle giornate settimanali lavorabili con questa modalità, legati all'organizzazione dell'ente. Sono stati inoltre sanciti alcuni principi, come il diritto alla disconnessione e il fatto che la prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile venga resa in luoghi idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati, sempre entro i confini del territorio provinciale o in territorio limitrofo, salvo deroghe per particolari esigenze.
Nel documento si precisa che il lavoro agile può essere eseguito a giornata intera o a frazione di giornata per un massimo di due giornate a settimana per la generalità del personale e per un massimo di tre giornate a settimana per le categorie di personale con peculiari necessità di assistenza.
 
La programmazione delle giornate di lavoro agile è definita dal dirigente o responsabile di riferimento, su base settimanale o mensile, tenendo conto delle esigenze del dipendente, compatibilmente con quelle organizzative della struttura di appartenenza.
Da parte sua l’Amministrazione intende garantire la salute e la sicurezza del dipendente che svolge la prestazione lavorativa in modalità agile. A tale scopo al lavoratore viene consegnata un’informativa scritta nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di lavoro. Sono poi confermati gli elementi da indicare obbligatoriamente nell’accordo di lavoro individuale di lavoro agile e le modalità di applicazione del codice disciplinare nei confronti del personale, tenendo conto delle peculiarità dello svolgimento di questa tipologia di lavoro.
 
L'Amministrazione considererà prioritarie, sempre in rapporto alle proprie esigenze organizzative, le richieste di lavoro agile provenienti da lavoratori e lavoratrici che si trovano nei tre anni successivi alla conclusione del congedo di maternità, o con necessità di assistenza a familiari che abbiano diritto ai benefici della Legge 104/92 o in condizioni di disabilità o affetti da gravi patologie certificate.