Da oggi, «Senti la differenza» con i prodotti alimentari tipici

Partito il progetto di valorizzazione del prodotti alimentari tipici trentini. Un marchio di qualità li farà identificare in Trentino alla Coop nazionale

Sono circa 200, tra gli oltre 2.000 a disposizione sugli scaffali, i prodotti che da oggi saranno contrassegnati dallo slogan «Senti la differenza», per il momento solo presso il punto vendita Sait di piazza Lodron a Trento (nella foto a pié di pagina).

È il primo passo di un progetto più ampio di valorizzazione della qualità dei prodotti alimentari del Trentino realizzato in collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento e la Federazione Trentina della Cooperazione.

A presentarlo oggi in conferenza stampa l'assessore provinciale all'agricoltura Tiziano Mellarini, il presidente della Cooperazione Trentina Diego Schelfi e Renato Dalpalù, presidente del Sait, il consorzio di secondo grado della cooperazione di consumo che ospiterà nel punto vendita di piazza Lodron questa prima fase di sperimentazione (tutti tre nella foto sotto il titolo).

I prodotti promossi hanno iniziato il percorso che li porterà alla certificazione per l'ottenimento del marchio Qualità Trentino, un processo attivato da alcuni mesi che ha coinvolto anche i produttori al fine di rispettare la normativa europea che prevede la presenza del marchio territoriale Trentino solo ed esclusivamente accompagnato da una certificazione di qualità.

La lista dei prodotti che possono rientrare in questo progetto di valorizzazione è ristretta: al suo interno è possibile trovare solo prodotti esclusivamente trentini, realizzati secondo un ferreo disciplinare che regolamenta e definisce sia la provenienza delle materie prime che il tipo di lavorazione. Il tutto certificato da un ente esterno, che rappresenta una sorta di garante anche e soprattutto nei confronti del consumatore.

Strumento di promozione agroalimentare e turistica

«Senti la differenza» vuole essere un segno distintivo di tipicità rigoroso e trasparente nei confronti dei consumatori, ma anche degli oltre 30 milioni di turisti che ogni anno visitano la nostra provincia e che avranno a disposizione uno strumento per scegliere nei supermercati e nei ristoranti i prodotti tipici locali. In questo modo sarà inoltre possibile avvicinare la promozione dei prodotti agroalimentare a quella turistica.

Il logo che contraddistinguerà i prodotti scelti è stato realizzato utilizzando come colore la stessa tonalità di verde del nuovo marchio Trentino. In questo modo si intende sviluppare una comunicazione coordinata tra i progetti che la Federazione Trentina della Cooperazione sviluppa per conto della Provincia e quelli realizzati dalla Trentino spa.

Entro l'estate raggiunti altri 50 punti vendita

La sperimentazione che è partita oggi con il test di piazza Lodron, verrà estesa entro l'estate ad altri 50 punti vendita in Trentino. Inizialmente saranno coinvolti i supermercati del Sait e della cooperazione di consumo e successivamente si proseguirà con altre realtà commerciali.
Tra i primi a essere interessati a partire con il nuovo progetto i punti vendita delle stazioni maggiormente turistiche del Trentino, come, ad esempio, Riva del Garda, Andalo, Cavalese e Pinzolo.

«La Federazione è disponibile - spiega Stefano Ravelli, che segue il progetto per la Federazione - ad estendere il progetto a tutte le altre catene di punti vendita presenti a livello provinciale che si dichiareranno interessate all'iniziativa.»
All'interno di ogni punto vendita verrà predisposto uno spazio allestito con specifiche informazioni e angolo degustazione.

La qualità a tavola parte dalla scuola

In una logica di promozione e valorizzazione dei prodotti sono stati coinvolti anche gli studenti dell'Istituto di Formazione Professionale Alberghiero della Provincia Autonoma di Trento, rappresentato oggi dal dirigente generale Federico Samaden, che da alcuni mesi stanno lavorando per elaborare e ricercare ricette trentine utilizzando solo materia prima locale.

In futuro, le ricette ideate dai ragazzi saranno presentate direttamente sul territorio grazie alla collaborazione con Rinaldo Dal Sasso.

Tempi, metodi e investimenti

Diego Schelfi è stato il più preciso nel rispondere a questa domanda, pur dicendo di non poter essere preciso.
«L'importante era partire, - ci ha risposto. - Se aspetti che sia tutto a posto in un settore dove i comparti sono molti e i soggetti moltissimi, non cominci mai. Adesso è fatta e si andrà avanti per approssimazioni successive. Conosco i nostri associati, se vedono che le cose vanno, partono a testa bassa.»

Tempi? Metodi? Budget?
«In Trentino l'iniziativa parte subito, il marchio sarà pronto a settembre, i punti vendita in giro per il Paese (mi auguro) entro l'anno. I quattrini? Li metteremo a fronte di linee guida precise.»

Perché la Federazione della Cooperazione trentina?
«Perché quasi tutti fanno capo a noi. Perfino le Casse Rurali vanno coinvolte, se vogliamo fare un lavoro come si deve. Il sistema ormai sa come mandare andare avanti le cose.
«E poi c'era bisogno di coinvolgere la Coop italiana.»