Daldoss commenta i dati forniti dal resoconto sociale Inps
L'assessore regionale alla previdenza sociale: «Dal resoconto Inps emerge la necessità di politiche previdenziali più inclusive per il futuro»
Il rendiconto sociale dell'INPS per il 2023 ci fornisce una base solida per riflettere sulle sfide che la nostra regione affronta, specialmente in ambito lavorativo e previdenziale.
La crescita delle assunzioni, in particolare quelle a tempo indeterminato, è un segnale positivo, ma non possiamo ignorare l'aumento del lavoro precario e la persistenza delle disparità di genere. In questo contesto, è fondamentale riconoscere il ruolo cruciale delle donne che, spesso senza alcun riconoscimento economico, si dedicano all'accudimento dei figli o all'assistenza dei familiari non autosufficienti.
Queste attività, pur essenziali per il benessere della comunità, hanno un impatto significativo sulle carriere lavorative femminili, contribuendo ad ampliare le disuguaglianze pensionistiche.
La Regione già fornisce un contributo sia per la previdenza obbligatoria che per quella complementare nei periodi dedicati alla cura dei figli fino al terzo anno di vita.
Questo contributo può essere esteso fino al quinto anno di vita in caso di lavoro a tempo parziale, o per tutta la durata dell'affidamento nei casi di adozione.
Si tratta di una misura importante per le donne che si trovano a dover interrompere la propria carriera lavorativa per prendersi cura della famiglia. Inoltre, viene offerto un contributo previdenziale durante i periodi di assistenza domiciliare a familiari non autosufficienti, sia per la previdenza obbligatoria che complementare. Anche in questo caso, la Regione riconosce l'importanza del ruolo di cura, fornendo sostegno economico per evitare che questi periodi di inattività lavorativa compromettano il futuro pensionistico.
Queste misure riflettono l'impegno della Regione nel riconoscere e sostenere il lavoro di cura non retribuito, che spesso grava in modo sproporzionato sulle donne, garantendo loro una maggiore sicurezza economica e pensionistica.
Nei prossimi mesi, il nostro impegno in Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol sarà focalizzato su politiche che non solo riconoscano il valore del lavoro di cura, ma che offrano anche concrete soluzioni per ridurre queste disparità, garantendo un futuro previdenziale più equo per tutte e tutti.
Questo sforzo sarà centrale per garantire che tutti i cittadini del Trentino-Alto Adige possano beneficiare di una crescita economica inclusiva e sostenibile.
Lo dichiara in una nota l’assessore regionale alla previdenza sociale Carlo Daldoss.