I futuri geometri del Pozzo, com’è che vedono la città di Trento?
Lo vedremo in una mostra che si inaugura lunedì 28 maggio a Palazzo Trentini
Lunedì 28 maggio si inaugura a Palazzo Trentini a Trento alle ore 16 la mostra «Tridentum e oltre. Indagine della trasformazione urbana» a cura degli studenti dell’Istituto per geometri A. Pozzo.
Presso la Sala Aurora del Consiglio provinciale, gli studenti illustreranno i lavori esposti a piano terra: foto, rilievi, catastini, rendering, frutto di un anno di attività didattica realizzata con i propri docenti sul tema propositivo della «trasformazione possibile della città».
Una prima sezione dei pannelli illustra con rilievi planimetrici e fotogrammetrici la situazione attuale di Piazza Duomo con proposte innovative di «utopia urbana» degli studenti, progetti di riqualificazione e di arredo urbano tramite le quali i giovani aspiranti geometra ipotizzano nei rendering una nuova pavimentazione, delle pensiline, delle aiuole e addirittura un prato circolare negli spazi di Piazza Duomo.
Il lavoro didattico, coordinato dalla docente di Topografia Carla Zanotti con una propria classe, è iniziato con delle foto digitali, per passare al rilevamento di alcune coordinate topografiche degli edifici e della piazza col sistema LaserScan elaborando il tutto poi con programmi digitalizzati (autocad).
Una seconda sezione restituisce le immagini di varie zone urbane di Trento (da Piazza Duomo alla zona di San Pietro, dall’Abbazia di San Lorenzo alla Stazione di Angiolo Mazzoni) realizzate all’interno del corso di «Fotografia d’architettura e paesaggio urbano» (rivolto alle classi del triennio) curato quest’anno dal fotografo Claudio Rensi con la consulenza storico-architettonica dell’architetto Roberto Codroico.
I ragazzi, accompagnati dalla docente di lettere Marisa Brun, hanno evidenziato linee, volumi, particolari di edifici, vie e piazze, con un occhio di attenzione anche alle necessità di restauro.
L’attività fotografica del corso è risultata funzionale anche alla sezione «Progetto Bolghera», curata dalla docente di Progettazione Sonia Piccolroaz, un’attività didattica che ha visto coinvolta un’altra classe nell’analisi delle planimetrie, dei catastini e dei rilievi di alcune case-ville del prestigioso quartiere della Bolghera (tra cui le case Inail).
Una quarta sezione «Proposta di sistemazione urbana» espone invece l’attività svolta dagli studenti con i docenti di Progettazione Roberto Barra e di Topografia Carla Zanotti, inerente un progetto di modifica della viabilità nelle vie Tommaso Gar, Zanella, Rosmini, Verdi con proposte di miglioramento di alcune criticità e di restyling, con dei rendering tridimensionali.
Insomma: proposte dei nostri giovani, pensate per una città più fluida e sicura, alle quali –forse- anche i tecnici comunali e gli assessori preposti potrebbero essere interessati.
Dopo l’inaugurazione del 28 maggio seguiranno, sempre presso la Sala Rosa di Palazzo Trentini, alcuni incontri di approfondimento sulla tematica della «Trasformazione urbana»: il 1° giugno, alle ore 17, l’architetto Roberto Codroico parlerà di «Tridentum e oltre: documentare per immagini».
Il 7 giugno, alle ore 17, sarà il turno dell’architetto Fabio Campolongo (della Sovrintendenza per i Beni architettonici della Pat) con «La necessità della conservazione, la necessità della trasformazione».
Il 15 giugno, infine, l’architetto Sergio Giovanazzi parlerà de «Il moderno nell’antico: il caso Teatro Sociale a Trento».