La noce (del Bleggio) agli onori dell'arte a Palazzo Trentini
Apre sabato 6 ottobre la mostra voluta dalla Presidenza del Consiglio provinciale

>
Lunga vita alla noce del Bleggio. È l'augurio che sta a monte della grande mostra-omaggio proposta dalla Presidenza del Consiglio provinciale nella propria sede di palazzo Trentini, in via Manci a Trento.
Le ondulazioni del territorio bleggiano, nel Trentino sud-occidentale, da secoli si prestano alla maturazione di questo pregiato frutto, in una varietà che ha ottenuto grandi riconoscimenti anche per le sue eccellenti applicazioni in cucina e nella produzione dolciaria.
Verso la fine del secolo scorso, però, si è toccato il fondo di un progressivo abbandono delle coltivazioni, con il rischio di veder davvero scomparire la piccola noce del Bleggio.
Poi – grazie alla passione di un gruppo di giovani coltivatori – la cura delle maestose piante di noce ha ripreso quota, con la Confraternita ad essa dedicata che molto ha fatto per il rilancio anche in chiave commerciale e di valorizzazione culturale.
Per sostenere e far conoscere questo sforzo, l'artista Gianluigi Rocca – docente all'Accademia d'arte di Brera – ha ideato un evento espositivo monotematico: tutto sulla noce, nelle forme della pittura, della scultura, dell'illustrazione, del disegno, della fotografia.
Ecco quindi «La noce – visioni artistiche contemporanee», con 50 artisti chiamati a interpretare il frutto antico delle terre alte, liberando anche la propria creatività e fantasia. 50 quindi le opere in esposizione, che svariano dalla natura morta iperrealistica all'invenzione astratta.
Ci sono artisti stranieri di vaglia, come lo spagnolo Antonio Bartolomè Vasquez.
Ci sono sudtirolesi di nome, come Lois Anvidalferei o Gotthard Bonell. Molti gli artisti trentini, da Carlo Sartori a Mauro Cappelletti, da Luciano Zanoni a Carlo Bleggi, da Italo Bressan e Luciano Civettini, Luca Coser, Nicola Eccher, Paolo Dalponte, Alda Failoni, Ivan Zanoni, Alessandro Togni, Simone Turra. Poi altri italiani affermati, vedi l'ex direttore dell'Accademia di Brera, Michele Parisi, oppure Marzio Tamer della Galleria Salamon di Milano o ancora Claudio Costa.
Interessante la presenza di esperienze d'arte collettiva: il Degam Proget e i «Berasi fratelli fabbri».
Tra gli autori di opere ispirate alla noce, non manca un lavoro dello stesso Rocca nonché del fratello Gualtiero, che non c'è più, di cui si ammira un'opera concettuale eseguita negli anni Settanta.
Nemmeno un anno fa se n'è andato anche Fabio Aguzzi, pure presente tra gli autori.
Gli altri nomi? Dario Cademartori Baroli, Andrea Bigoni, Laura Candeli, Maria Cristina Cavagnoli, Roberto Cellamare, Italo Chiodi, Gaetano Fanelli, Federico Giulia, Marco Festa, Fabio Giovannini, Giuliano Lunelli, Tommaso Marcolla, Franco Marocco, Ruggero Marzone, Marco Mazzoni, Marco Pellizzola, Luca Pianella, Loriana Pionna, Massimo Simonini, Ginevra Tarabusi, Dany Vescovi, Pietro Weber.
Maestri di livello nazionale e internazionale, quindi, ma anche giovani allievi, talvolta provenienti dalle classi di Gianluigi Rocca.
I curati testi del catalogo sono a firma di Guido Donati, Mario Tonina e Alessandro Togni.
La mostra si deve – oltre che a Rocca – al lavoro di Andrea Zanotti e Nicoletta Tamanini. hanno collaborato Paolo Serafini e Guido Donati, partecipano la Confraternita della noce del Bleggio e il Comune di Bleggio Superiore.
La mostra sarà liberamente visitabile a palazzo Trentini fino al 3 novembre prossimo, nei feriali dalle 10 alle 18 e il sabato mattina dalle 10 alle 12. Il presidente del Consiglio provinciale inaugura l'esposizione sabato 6 ottobre alle ore 11.