Processo Ruby: Berlusconi condannato a sette anni
Noi non siamo PDL, ma francamente ci sembra una sentenza abnorme

Le tre donne magistrato sono rimaste in camera di consiglio dalle 9.45 alle 17.45, per poi leggere la sentenza in tre minuti.
«Visti gli articoli 521 comma 1, 533 e 535 del Codice di Procedura Penale, dichiaro Silvio Berlusconi colpevole dei reati a lui ascritti, qualificato il fatto di cui al capo A dell'imputazione come concussione per costrizione e, ritenuta la continuazione, lo condanna alla pena di sette anni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali.»
Questo il testo della sentenza, al quale segue la lettura delle pene accessorie, tra le quali l'interdizione perpetua ai pubblici uffici.
L’art. 521 CPP è quello che permette al giudice di pronunciarsi diversamente da quanto chiesto dall’accusa, e difatti ha comminato un anno in più di quanto chiesto dalla Boccassini.
L'articolo 533 è quello che condanna l’imputato a una certa pena, mentre il 535 è quello che lo condanna al pagamento delle spese processuali.
Francamente ci sembrava fuori di testa la richiesta formulata dalla pubblica accusa, il procuratore Ilda Boccassini, che a nostro parere era arrivata a chiedere i sei anni per raggiungere la soglia dell’interdizione a vita del leader PDL.
Ma la realtà ha superato la fantasia, perché il collegio giudicante ha rincarato la dose, aggiungendo la «costrizione e la continuazione».
Noi non siamo PDL, ma una sentenza come questa ci fa pensare seriamente che la tesi del complotto giudiziario sia realistico, in quanto non siamo riusciti a trovare la benché prova né documentale né testimoniale né indiziaria di quanto ascritto all’imputato.
L'aspetto politico della vicenda giudiziaria è dimostrato secondo noi non solo dai salti di gioia fatti dagli oppositori di Berlusconi non appena udita la sentenza, ma anche dal fatto che adesso i magistrati dovranno inquisire i testimoni e la vittima per falsa testimonianza, non si sa su che base.
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