Grandi Carnivori in Trentino, aggiornamento a dicembre 2021

Gli orsi dormono a pancia piena, i lupi scendono a valle spinti dalla fame – Tornano a farsi vivi la lince e la famiglia di sciacalli dorati, entrambi ripresi in fototrappola

Foto M. Zontini – Archivio Servizio Faunistico
 
 ORSO 
Nulla da segnalare al di là di due-tre piste su neve. Quasi tutti i plantigradi sono in fase letargica.
 
 LUPO 
Come descritto nell’aggiornamento di novembre, i mesi di massima contattabilità della specie anche a basse quote sono quelli invernali. Vanno alla ricerca di cibo.
A conferma di questo in molte zone del territorio provinciale si sono riscontrati numerosi indici di presenza relativi al lupo: avvistamenti, piste su neve, fototrappolaggi, ululati, predazioni su selvatici e su domestici.
Tra Valsugana, Vallagarina, altopiano di Brentonico, alta Val di Sole e basso Sarca in particolare si sono verificati cinque eventi di predazione, dei quali quattro a carico di ovicaprini e uno su un asino.

Rispettivamente nelle prime e nelle ultime ore del 24 dicembre, due giovani lupi sono stati investiti da veicoli a poca distanza uno dall’altro nei pressi di Mori, in località Sano.
Il primo dei due, una femmina, è stato soppresso a causa delle gravi ferite riportate; per il secondo, un maschio, il decesso è stato immediato.
Sempre a Sano di Mori, il 22 dicembre era stato osservato a lungo un giovane lupo, rimasto temporaneamente rinchiuso in un fondo recintato e poi liberato dal personale forestale. È verosimile che l’animale fosse uno dei due individui in seguito investiti.
I campioni organici raccolti potranno eventualmente confermare tale ipotesi.

Negli ultimi due giorni del mese, infine, un lupo gravemente debilitato dalla rogna è stato avvistato alcune volte a Borghetto di Avio.
 
 LINCE e SCIACALLO DORATO 
Dopo quasi otto mesi ha nuovamente dato notizia di sé il maschio di lince denominato B132, il quale è stato avvistato e fotografato da un residente sui monti di Storo, in sinistra orografica del Chiese, il giorno 8 dicembre (foto in basso).

Per quanto riguarda lo sciacallo dorato l’ipotesi che il gruppo familiare presente nella zona di Fiavè e seguito si sia riprodotto anche quest’anno è stata confermata a fine mese con immagini da fototrappola (foto di copertina).