Cooperazione di consumo: i bollini della spesa alla solidarietà

Molti soci e clienti hanno rinunciato a sconti sulla spesa, che sono stati donati al Banco Alimentare prodotti di prima necessità per un valore di 160 mila euro

Da settembre 2013 a fine anno i soci e clienti della cooperazione di consumo trentina hanno potuto partecipare all’operazione «Colleziona le spugne, raccogli i gettoni e fai la spesa di Natale».
L’iniziativa ha coinvolto 370 punti vendita delle Famiglie Cooperative e del dettaglio Sait, distribuiti su tutto il territorio provinciale.
Dimostrando grande generosità molti clienti hanno rinunciato al vantaggio personale legato al concorso e destinato il premio a solidarietà.
 
Il regolamento dell’operazione prevedeva il ritiro da parte del cliente, in cambio di un certo numero di bollini accumulati con la spesa e consegnati alla cassa, dell’omaggio di un asciugamano, in diverse taglie e colori, firmato Krizia.
Per riscuotere il premio il cliente versava un piccolo contributo a fronte del quale riceveva dei gettoni, uno per ogni euro pagato.
Il cliente poteva poi decidere se impiegare i gettoni per ottenere sconti sulla spesa o se donare gli stessi in solidarietà.
 
I soci e i clienti della cooperazione di consumo trentina hanno beneficiato di oltre un milione di gettoni, di cui 160.000 sono stati depositati nelle urne presenti nei negozi e donati al Banco Alimentare.
La consegna del contributo, trasformato in generi alimentari di prima necessità (pasta, riso, olio, latte, tonno…), è avvenuta stamani alla sede del Banco Alimentare del Trentino Alto Adige in via Innsbruck, zona Interporto.
 
Ci sono voluti 165 bancali caricati su 10 camion per eseguire il trasporto e la consegna della merce al magazzino del Banco, che è una onlus costituita nel 2003 con l’obiettivo di recuperare eccedenze alimentari dalla grande distribuzione e dalla industria alimentare e di ridistribuirle gratuitamente ad associazioni ed enti caritativi.
In regione sono 112 le strutture caritative convenzionate con il Banco Alimentare del Trentino Alto Adige, la metà sono Caritas parrocchiali o conventi.
Esse si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri, agli emarginati ed alle persone in situazioni di difficoltà, indipendentemente dall’etnia e dalle convinzioni politiche o religiose.
Sono in aumento anche nella nostra realtà le persone che si appoggiano al Banco Alimentare, ha riferito il presidente della onlus Duilio Porro che ha aperto la breve cerimonia organizzata per la consegna dei prodotti alimentari.
 
«L’iniziativa – ha affermato Renato Dalpalù, presidente del Sait – dimostra la disponibilità della popolazione trentina rispetto a chi ha bisogno. Il contenuto di tipo solidaristico dell’operazione va oltre gli aspetti finanziari.»
Analoga valutazione è venuta da Diego Schelfi, presidente della Cooperazione Trentina.
«È una caratteristica dei cooperatori e più in generale della nostra gente quella di prendersi cura, di darsi da fare. Il Trentino ha questa sensibilità che non deve mai venire meno.»
 
Per Donata Borgonovo Re, assessora provinciale alla salute e solidarietà sociale, il riconoscimento del valore della solidarietà è contenuto nella nostra stessa Costituzione.
«Solidarietà significa prendersi cura, reciprocamente, gli uni degli altri. È un valore che lega e rafforza una comunità.»
Brevi parole di apprezzamento per l’iniziativa sono state pronunciate anche dal vicesindaco di Trento Paolo Biasioli e da don Marco Saiani, parroco di Gardolo.