Un patrimonio comune tra Garda Trentino e Garda Bresciano

Si parla dell'olio d’oliva d’eccellenza, che deve fare rete con il resto del Garda

Una trentina gli appassionati di olio d’oliva che ieri sera si sono dati appuntamento alla Pizzeria Centrale di Arco per incontrare Gianfranco Comincioli, esperto olivicoltore del Garda Bresciano, specializzato nella produzione di oli denocciolati di alta qualità.
A fare gli onori di casa il Presidente della neonata Accademia dell’Olivo e dell’Olio Alto Garda Trentino, Mario Morandini, e l’Assessore comunale Roberto Bresciani, membro del Consiglio direttivo dell’Associazione.
 
Il Presidente Morandini, dopo aver introdotto Comincioli, ideatore di un protocollo esclusivamente dedicato alla lavorazione di olio extravergine di qualità, ha sottolineato la valenza formativa dell’incontro.
«Questo appuntamento rappresenta un’opportunità per approfondire i metodi e le tecniche di una produzione d’eccellenza, ma anche un’occasione per favorire la diffusione di una cultura legata all’olivicoltura, tra gli obiettivi fondamentali dell’Accademia dell’Olivo e dell’Olio.»
 
È poi intervenuto l’Assessore Roberto Bresciani, in rappresentanza del Comune di Arco.
«Questa serata fa parte di un percorso importante, iniziato con l’adesione del nostro Comune alle Città dell’Olio. L’olivicoltura è un patrimonio fondamentale per la nostra comunità, per l’agricoltura ma anche per tutelare l’equilibrio dell’ambiente e preservare la bellezza del nostro paesaggio. Una ricchezza per tutto il territorio; da qui l’importanza di fare rete anche con i comuni limitrofi dell’Alto Garda.»
 
Comincioli ha aperto la serata con un appassionante excursus storico sulla sua esperienza di produttore, dalla nascita della passione per l’olivicoltura al metodo di produzione, dall’analisi delle potenzialità qualitative del prodotto alla decisione di abbandonare la produzione su larga scala per dedicarsi a un prodotto di nicchia, incentrato sulla qualità dell’olio.
Non sono mancate le domande da parte degli ospiti, affascinati dai racconti di Comincioli che, a partire dal 2001, ha scelto di rivoluzionare l’approccio al mercato dedicandosi esclusivamente alla produzione di denocciolati, nonostante lo scetticismo iniziale.
«Poco alla volta, anche grazie al supporto dell’amico esperto oleologo Luigi Veronelli, siamo riusciti a farci conoscere in mezza Europa. E quando è arrivato il primo riconoscimento come miglior olio del Mondo nella categoria fruttato medio, cambiò completamente l’atteggiamento nei confronti del nostro progetto» ha raccontato Comincioli durante la presentazione.
 
«In ogni caso, siamo solo all’inizio. Sono certo che la tecnologia e la ricerca continua ci permetteranno, in futuro, di fare ulteriori passi in avanti nella produzione di extravergine. Anche se, ne sono convinto, il prodotto finale è pura espressione degli elementi ambientali - la pianta, il terreno, il microclima, - il nostro compito è quello di sfruttare al meglio ciò che la natura ci mette a disposizione. Il Denocciolato è come uno specchio, permette di delineare perfettamente i contorni di un elemento, facendone risaltare i pregi ma anche tutti i difetti. Da qui lo stimolo verso la realizzazione di un prodotto d’eccellenza, perfezionato grazie ad un processo produttivo sempre più accurato: dalla meticolosa selezione delle olive alla continua pulizia del frantoio, dal mantenimento della temperatura ottimale alla perfetta manovrabilità delle macchine, fondamentale per riadattare continuamente la lavorazione.»
 
A seguire un’interessante degustazione di oli gardesani, analizzati e raccontati attraverso la descrizione delle caratteristiche organolettiche di ciascun prodotto, dai deonocciolati Comincioli - Leccino, Casaliva e Nr.1 - dalla sponda bresciana del Garda, agli oli altogardesani - Casaliva dell’Azienda Agricola Vivere, Casaliva di Madonna delle Vittorie, Laghel 7 di Zampiccoli Roberto e Frantoio Denocciolato OlioCRU -; un’intensa armonia di profumi e sapori dal nord al sud del lago.