Troppi incidenti col volo libero del parapendio in Val di Fassa

I Carabinieri studiano con le autorità civili e aeronautiche se sia il caso di regolamentare questa magnifica attività sportiva

È stato promosso dai Carabinieri della Compagnia di Cavalese, d’intesa con i Sindaci di Canazei e di Campitello di Fassa, un incontro che si terrà nelle prossime settimane in quest’ultimo capoluogo coinvolgendo rappresentanti locali del Soccorso Alpino, del Nucleo Elicotteri della PAT, del S.I.T.C. (Società Incremento Turistico Canazei), della APT di Canazei e dell’associazione ICARUS, oltreché dell’ENAC, per un’attenta valutazione sulle dinamiche dei diversi sinistri di volo, anche fatali, avvenuti durante gli ultimi 3 mesi nella zona del Col Rodella, punto di lancio particolarmente ambito dai piloti di parapendio e frequentato ultimamente anche da moltissimi stranieri.
 
L’obiettivo è comprendere se sia opportuna in questa località una minima regolamentazione della disciplina e l’adozione di accorgimenti mirati, al fine di evitare specifiche aree di volo maggiormente pericolose, sia in relazione alle dinamiche delle correnti e ai profili orografici che caratterizzano la zona, sia nella sovrapposizione con le zone di decollo e volo degli elicotteri (in primis quelli che si dedicano alle attività di soccorso), o comunque individuare procedure in condizioni di emergenza che rendano più sicura tale attività e l’eventuale interazione con altre.
 
In alcun modo si vuole puntare il dito verso una disciplina oramai consolidata tra le Dolomiti e che richiama uno specifico flusso turistico anche nelle mezze stagioni, ma d’altro canto non può essere trascurato il picco di incidenti fatali che quest’anno il territorio ha sensibilmente registrato.