Aquile reali e gipeti nella Alpi che cambiano

Mercoledì 7 dicembre al MUSE – Museo delle Scienze e in diretta Facebook

Foto di Hansruedi Weyrich.

I grandi rapaci diurni sono i protagonisti del secondo appuntamento di «Incontri al Museo per parlare di fauna». Mercoledì 7 dicembre alle 20.45 il MUSE – Museo delle Scienze dedica una serata a due delle specie alate più iconiche delle Alpi: l’aquila reale, padrona di casa in Trentino, e il gipeto, tornato a veleggiare sull'arco alpino a oltre trent’anni dai primi rilasci. Ospite della serata, Enrico Bassi, ornitologo dell’Ufficio faunistico ERSAF – Parco Nazionale dello Stelvio e referente italiano del progetto «Gipeto».
 

 
L’appuntamento di dicembre di «Incontri al Museo per parlare di fauna», la rassegna del MUSE dedicata a chi ama il mondo della natura e della fauna selvatica, porta l’attenzione sullo stato di conservazione di aquile reali e gipeti e sulle difficoltà che i due grandi volatili devono affrontare in uno degli ambienti montuosi più antropizzati del mondo, le Alpi.
 

 
«Si tratta di specie carismatiche e rare. Nel corso della serata – anticipa Bassi – saranno presentati i risultati e le difficoltà incontrate nel corso delle numerose ricerche in atto per conoscerli e comunicare il prezioso ruolo ecologico che ricoprono. Queste specie posso essere "utilizzate" come bandiera, per richiamare l’attenzione sulle crescenti minacce quali l'impatto dei cavi aerei e degli elettrodotti, l'incidenza di alcune attività umane (attività outdoor, fruizione turistica) e la grave la problematica dell'intossicazione da piombo (saturnismo) che deriva dalle munizioni usate dai cacciator».
 

 
Spazio anche agli aspetti biologici e comportamentali di queste specie, alla loro distribuzione e preferenza ambientale e alle recenti tecniche utilizzate a sostegno del tradizionale monitoraggio di campo. Dalla radio telemetria satellitare al monitoraggio genetico, dallo studio degli aspetti comportamentali messi in atto per la costruzione e difesa dei loro nidi a quello sul loro regime alimentare e sugli adattamenti noti e meno noti messi in atto per vivere nel delicato scenario alpino, in continuo dinamismo. Nel corso della serata saranno mostrati anche alcuni reperti naturalistici raccolti direttamente sul campo.
 

 
  Biografia 
Laureato in Scienze Naturali presso l'Università degli Studi di Pavia, Enrico Bassi si occupa prevalentemente di avifauna selvatica, censimenti e ricerca ornitologica, ripristini e mitigazioni ambientali.
Dedica particolare attenzione alle problematiche inerenti alla conservazione dell'avifauna italiana e dei rapaci diurni e notturni quali la perdita e sottrazione di habitat, la gestione dei Siti di Rete Natura 2000, gli impatti delle linee elettriche e dei cavi aerei e dell'attività di caccia e il saturnismo di origine venatoria.
Dal 2004, ricercatore e ornitologo di ERSAF - Parco Nazionale dello Stelvio per cui segue progetti pluriennali sulla conservazione di Aquila reale e Gipeto. Membro dell'Advisory Board della VCF (Vulture Conservation Foundation), organismo impegnato nella ricerca e conservazione degli avvoltoi europei, africani e del Medio Oriente.